[12/02/2008] Comunicati

100 ministri dell’ambiente a Monaco per discutere della transizione verso l’economia verde

LIVORNO. Dal 20 al 22 febbraio il Principato di Monaco ospiterà la decima sessione speciale dell’UN Environment Programme´s (Unep) Governing Council / Global Ministerial Environment, la più grande riunione dei ministri dell’ambiente dopo il summit di Bali sul cambiamento climatico.

100 ministri dell’ambiente discuteranno, insieme ad alti dirigenti dell’industria e dell’economia, scienziati amministratori locali, organizzazioni della società civile, Ong e sindacati, discuteranno di come “mobilitare i fondi per la sfida climatica.

La riunione sarà preceduta, il 19 febbraio dal nono Global civil society forum

«L’ultima riunione della Convenzione delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico di Bali - spiega il direttore esecutivo dell’Unep, Achim Steiner – ha dato il via alla "road map" di Bali. Questa è la strada che hanno adottato più di 190 Paesi per liberare un accordo nuovo e decisivo sul clima a Copenaghen nel 2009. Al fine di riuscire nel negoziato della road map senza troppe tortuosità ed impasses, sarà cruciale mobilitare i fondi, concentrare i mercati ed aumentare l’innovazione. Percepiamo già una transizione verso una società a basse emissioni di carbonio. Miliardi di dollari sono attualmente investiti nelle energie rinnovabili e centinaia di istituzioni con diverse migliaia di miliardi di attivo stanno attualmente per approvare i principali investimenti che tengono conto delle preoccupazioni ambientali così come delle questioni sociali e della governance. Concepire ed avviare un’economia verde permetterà non solamente di evitare il cambiamento climatico pericoloso e debilitante. Può ugualmente indirizzare le enormi sfide della sostenibilità sottolineate nel recente rapporto dell’Unep, “Avvenire dell’ambiente mondiale - GEO4”, provenienti dalla perdita rapida di biodiversità e dal degrado degli ecosistemi cosi come dal crollo degli stocks di pesci dai suoli impoveriti. Così facendo – spiega Steiner - si ha l’opportunità di un vero sviluppo sostenibile, uno sviluppo che sia un beneficio per i ricchi e i poveri, mettendo in moto la creatività e l’innovazione, creando nuove tecnologie e industrie, stimolando nuovi modelli di lavori verdi. In breve, si tratta di investire oggi nell’economia di domani».

Un’altra questione all’ordine del giorni del summit di Monaco sarà l’adozione della nuova strategia Unep a medio termine per aiutare questa istituzione dellOnu a dventare un organismo più efficace, più mirato, più effettivo e meglio attrezzato e basato sui risultati per far fronte alle sfide della sostenibilità nel XXI secolo.

I 100 ministri dell’ambiente discuteranno anche di come migliorare i finanziamenti per un approccio strategico alla gestione internazionale dei prodotti chimici, e sulla gestione del mercurio a livello internazionale. L’Unep renderà noto un rapporto sulla lotta contro il commercio internazionale di sostanze pericolose e raccomandazioni sui metodi per incoraggiare la gestione dei rifiuti, compreso il riciclaggio nelle economie in via di sviluppo.

Il summit di Monaco sarà anche l’occasione per presentare il nuovo rapporto annuale che comprende un’anteprima globale che mette in evidenza le nuove preoccupazioni legate al cambiamento climatico, compresa la maniera in cui l’aumento delle emissioni di CO2 aumentano l’acidificazione dei mari e degli oceani. Il rapporto dimostra ciome il mercato ed I meccanismi finanziari evolvono ed affrontano gli ostacoli verso il progresso, ma sottolinea anche che «le enormi possibilità economiche provenienti dall’efficienza e dalla innovazione nei modelli di consumo e produzione. Il capitolo sulle sfide emergenti mette in evidenza come i meccanismi retroattivi del sistema climatico terrestre «potrebbero amplificare il riscaldamento del pianeta in avvenire, come per esempio il metano generato dal ghiaccio artico e dai depositi marini di idrato».

L’unep, in collaborazione con l’Internationa labuor organization e la International trades union confederation lancerà anche un rapporto preliminare della “Green Jobs Initiative” sulla maniera con la quale l’economia verde emergente sta producendo nuove possibilità di impiego in moolti campi: dall’agricoltura alle costruzioni, dall’ingegneria ai trasporti.

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