[11/02/2008] Consumo

Viareggio, rassicurazioni della Provincia per il laboratorio Arpat

LUCCA. I gruppi consiliari di maggioranza in provincia chiedono che la riorganizzazione dell’Agenzia regionale per l’ambiente non penalizzi il laboratorio di analisi dell’Arpat in Versilia riducendone il servizio. «Arpat, per perseguire un generale riequilibrio di bilancio entro il 2010 - spiega Barbara Mangiapane (Sd) - ha presentato lo scorso giugno una relazione integrativa al piano di revisione funzionale e organizzativa nella quale illustra inoltre il check list delle attività dell’agenzia. L’ipotesi di riorganizzazione della rete prevede la creazione di tre macroaree sovraprovinciali – continua Mangiapane – Questo potrebbe comportare notevoli disagi operativi soprattutto nei periodi di massima attività, come ad esempio, durante il periodo di balneazione, per quanto riguarda il laboratorio della Versilia. Per questo chiediamo che l’amministrazione provinciale intraprenda iniziative per evitare sia la chiusura sia la riorganizzazione».

In effetti le macroaree sono Firenze, Prato, Pistoia la prima; Pisa Lucca, Livorno e Piombino la seconda; Arezzo, Siena e Grosseto la terza. Viareggio come la parte Nord della Regione appare defilata. Ma a rassicurare la Sinistra pensa l’assessore all’ambiente Maura Cavallaro. «Come ho già avuto modo di specificare in sede di conferenza programmatica in Regione, la qualità e la tempestività dei servizi dell’Arpat devono in ogni modo essere garantiti perché garantiscono credibilità nei confronti dei cittadini. Per il momento, non sono previsti cambiamenti, nessun ricercatore è messo in mobilità. Inizia una fase di riorganizzazione, un percorso lungo, che deve puntare sul miglioramento del servizio. In questo senso- conclude Cavallaro- l’amministrazione provinciale è impegnata per le proprie competenze».

Una conferma ci viene da Sonia Cantoni, direttore generale Arpat, che in questo momento si trova all’estero, ed è stata sentita telefonicamente da greenreport «Intanto è una ipotesi di piano che è ancora in itinere-introduce Cantoni- l’obiettivo è quello di fare meglio con le risorse che abbiamo e una delle proposte è quella di concentrare le funzioni dei laboratori. Non abbiamo nessuna intenzione di ridurre né i presidi territoriali come quello in questione di Pietrasanta, né ridurre funzioni, né tanto meno ridurre il personale. Anzi, il rammarico è quello di non poter fare nuove assunzioni. In ogni caso- conclude Cantoni- qualsiasi riorganizzazione avverrà in stretta interlocuzione e sintonia con il sindacato e nel pieno rispetto dei lavoratori».


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