[08/02/2008] Trasporti

Ferrovie, l´assessore Conti spiega la scommessa toscana

FIRENZE. La Toscana risulta la regione che ha investito con più continuità per migliorare il servizio, potenziando la cadenza dei collegamenti principali e impegnando, di gran lunga, la più alta quota di risorse: 22 milioni di euro per i treni dei pendolari, contro i 16,6 della Lombardia e i 4,5 della Emilia romagna, solo per citare le altre due regioni che spendono di più.
Sulla base di questi dati, raccolti nel rapporto realizzato da Legambiente dal titolo “Il Governo e le Regioni, in ritardo, alla sfida del trasporto ferroviario pendolare», l’assessore toscano ai trasporti Riccardo Conti è stato uno dei protagonisti dell’assemblea nazionale dei pendolari organizzata sempre da Legambiente a Milano.

Forte del risultato ottenuto con la piena attuazione della riforma del trasporto pubblico su gomma, che ha visto una liberalizzazione fortemente regolata a difesa del cittadino utente, che consentirà di utilizzare le risorse appena stanziate dalla finanziaria 2008 (oltre 35 milioni per anno) per aumentare ulteriormente i servizi, l’assessore Conti afferma che «è con lo spirito della riforma che si aggrediscono i problemi. Dando certezza di risorse alle imprese ferroviarie ma anche chiedendo loro di assicurare che neppure un euro vada sprecato in inefficienza. Ancora, sviluppando il servizio e quindi l´occupazione ma anche chiedendo di non arroccarsi su particolarismi corporativi e garantendo invece la partecipazione. Infine, chiedendo la condivisione di scelte che nell’immediato possono portare disagi».

Un esempio concreto portato da Conti? La realizzazione dell’Alta capacità a Firenze con il sottoattraversamento. «L’opera è impegnativa – dice Conti - richiede coraggio e comporta sacrifici per cittadini ed utenti, ma ci permetterà di arrivare a 500mila passeggeri in treno ogni giorno nel 2013. Se ci fossimo accontentanti, rischiando meno, mobilitando minori investimenti e minori sforzi, saremmo potuti arrivare a 250mila viaggiatori, un numero accettabile, ma che non avrebbe cambiato di molto il volto del trasporto pubblico, in prima istanza quello dei pendolari. Il coraggio delle riforma è questo».

Ribadendo l’importanza dei contratti di servizio con le Regioni, e quella di difenderli e onorarli, Conti ha sottolineato la necessità di impostare il problema nazionale che riguarda i 1000 nuovi treni promessi, per esempio. «I treni sono vecchi e scarsi – ha concluso – ma lavoriamo tutti insieme, ognuno per la sua parte, per raggiungere i risultati ai quali puntiamo. Insieme daremo vita a un grande movimento di riforma piuttosto che a una grande zuffa».

Sul fronte della mobilità intanto un’altra interessante notizia arriva dalla giornata organizzata dalla Regione a Palazzo Borghese, un vero e proprio question time su molteplici argomenti. Tra tramvie e nuove linee di bus, la mobilità è sicuramente una delle priorità di intervento nell’area metropolitana e quindi sul fronte della mobilità privata è interessante sapere dalla voce dell’assessore Giuseppe Bertolucci che gli automobilisti toscani che vogliono passare al metano o al Gpl possono sperare in uno sconto fino a 5 anni sul bollo. «La finanziaria lo permette – ha detto - e la stiamo studiando, anche se rimangono problemi di copertura finanziaria».

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