[07/02/2008] Acqua

Subsidenza nella piana di Lucca, importante incontro Provincia-Regione

LIVORNO. La subsidenza è un lento e progressivo abbassamento verticale del fondo di un bacino marino o di un´area continentale. La subsidenza indotta dall´uomo si manifesta in genere in tempi relativamente brevi e le cause più diffuse sono essenzialmente lo sfruttamento eccessivo delle falde acquifere, l´estrazione di idrocarburi, le bonifiche idrogeologiche. Il fenomeno, come noto, si verifica anche nella Piana di Lucca e la Provincia intende accelerare l’attuazione degli interventi per contrastarlo. Per questo oggi ha concordato con la Regione Toscana un percorso che dovrebbe portare, in tempi brevi, all’attuazione delle opere infrastrutturali previste.

Nel corso del summit tecnico-istituzionale, l’amministrazione provinciale ha sollecitato la Regione Toscana affinché, da una parte, controlli l’effettiva realizzazione dei lavori già previsti da parte degli altri enti e, dall’altra, continui ad “incalzare” il Ministero dell’ambiente per dare seguito all’accordo istituzionale (firmato a Massarosa nel gennaio del 2006 - ndr) che prevedeva finanziamenti ad hoc per circa 66 milioni di euro.

All’incontro erano presenti il presidente della Provincia Stefano Baccelli con l’assessore alla difesa del suolo Silvano Simonetti, gli assessori regionali Marco Betti ed Eugenio Baronti, nonché i tecnici delle due amministrazioni.

Proprio l’assessore alla difesa del suolo e al servizio idrico della Regione, Betti, ha assicurato massima disponibilità, confermando l’impegno a reperire le risorse necessarie per l’attuazione degli interventi previsti nell’accordo istituzionale.
Al positivo esito dell’incontro tra i rappresentanti di Provincia e Regione, quindi, dovrebbe presto seguire l’avvio dei lavori previsti nel progetto complessivo di tutela del suolo.

La Provincia – proprio nell’ambito degli impegni assunti all’atto della sottoscrizione dell’accordo istituzionale sulla subsidenza - ha già investito oltre 600 mila euro per realizzare opere di manutenzione straordinaria del Canale Nuovo. Opere che hanno permesso di aumentare la portata a 570 litri al secondo: un obiettivo superiore rispetto a quello prefissato di 450 litri. Dalla primavera del 2007, infatti, dopo l’intervento al Canale Nuovo da parte dell’amministrazione provinciale sono stati ridotti in maniera considerevole i prelievi sulla falda.


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