[28/03/2006] Trasporti

Matteoli, Via all´ultimo tuffo sull´autostrada

LIVORNO. Sarà probabilmente approvata venerdì la Via dell´autostrada Livorno-Civitavecchia e subito arriva la reazione di Legambiente. «Con un grottesco blitz elettorale - dicono dal Cigno verde - il ministro dell’Ambiente porterà venerdì all’approvazione della commissione Via il progetto di autostrada tirrenica tra Livorno e Civitavecchia a sole due settimane dal voto. Una decisione grave e insieme grottesca: la Sat (la concessionaria autostradale) riceverà infatti parere positivo dalla commissione per la valutazione d’impatto ambientale, pur in assenza dei molti chiarimenti richiesti dalla stessa commissione e dalle due Regioni, Lazio e Toscana, su aspetti sostanziali del progetto relativi a problematiche geologiche, archeologiche e alle interferenze con gli abitati.

Legambiente denuncia, dopo quello del contratto del Ponte sullo Stretto firmato ieri, l’ennesimo blitz elettorale del governo. «Dopo cinque anni di discussione – sottolinea Roberto Della Seta, presidente nazionale dell’associazione – su quale fosse l’ipotesi migliore per il corridoio tirrenico, tracciato interno o costiero, a pochi giorni dal 9 aprile spunta il semaforo verde del ministero dell’Ambiente a un’altra grande opera per la quale non ci sono asolutamente risorse finanziarie».

Stavolta però, sempre secondo l’associazione, il blitz è riuscito a metà. Infatti la riunione plenaria della Commissione Via di venerdì prossimo «darà torto marcio all’ipotesi Lunardi, che prevedeva la variante interna nel tratto tra Orbetello e Montalto, e opterà (per la minor presenza di siti di interesse comunitario e boschi) per il percorso costiero».

«Questa autostrada è un vero pastrocchio – continua Della Seta – è grave che la Via venga approvata così, senza avere in mano tutti gli elementi a disposizione. Ed è gravissimo che si siano persi cinque anni in chiacchiere invece di mettere in sicurezza l’Aurelia, una delle strade più pericolose d’Italia, dove ogni anno si verificano migliaia di incidenti. Comunque sia l’ipotesi migliore resta quella dell’adeguamento dell’Aurelia, da trasformare in superstrada a quattro corsie e a pedaggio, non certo la realizzazione di una nuova autostrada. Ci auguriamo che il prossimo governo rimetta mano a queste scelte scellerate, ragionando non solo in termini di propaganda ma nell’interesse delle popolazioni locali, dell’ambiente, dell’economia e del reale miglioramento del sistema trasportistico dell’area».

Nella foto una recente manifestazione sull´Aurelia contro il progetto autostradale

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