[06/02/2008] Urbanistica

Grandi bioarchitetti a Calenzano

FIRENZE. Nel comune di Calenzano ha sede la sezione di Firenze dell´Istituto nazionale di Bioarchitettura cioè quella parte di architettura rispettosa dell´ambiente e che concilia la qualità del costruire con il rispetto della qualità della vita dei cittadini. Domani proprio a Calenzano (ore 16.00, al Teatro Manzoni) arriveranno tre big specializzati in questa materia come Lucien Steil, architetto belga, Lucien Kroll, padre dell´architettura partecipata che ha all´attivo diversi cantieri aperti in Europa per scuole e periferie urbane, e Ugo Sasso, presidente e fondatore dell´Istituto Nazionale di Bioarchitettura.

«Questa iniziativa – sottolinea l’assessore provinciale all’Edilizia, Stefano Giorgetti – dimostra la grande attenzione che la provincia di Firenze rivolge a questo tipo di architettura. Tra l’altro siamo stati tra i primi ad adottare queste idee quando si è trattato di progettare il nuovo complesso scolastico Ferraris-Brunelleschi di Empoli. La sensibilità ambientale della provincia – continua Giorgetti – non si manifesta soltanto con l’installazione dei pannelli scolastici nelle scuole o con la produzione di energia dalle briglie dell’Arno, ma si concretizza anche rivolgendo un’attenzione particolare a quegli edifici che hanno le caratteristiche della bioarchitettura».

Durante l’incontro dal titolo "Bioarchitettura e partecipazione", l´architetto Lucien Steil porterà anche l´esempio del Laboratorio progettuale di Bioarchitettura, di cui era tutor internazionale, che si è tenuto lo scorso anno proprio a Calenzano, dove sono confluiti 40 architetti da tutta Italia per la progettazione di un intero quartiere ecologico nell´area ex industriale di Dietropoggio. Sarà documentato, attraverso un filmato, il lavoro dei progettisti che hanno partecipato all’esperienza progettuale. «Calenzano ha investito da tanti anni nella bioarchitettura - ha dichiarato il sindaco Giuseppe Carovani - ci fa particolarmente piacere accogliere questo convegno sul nostro territorio perché rappresenta un riconoscimento del lavoro svolto in questi anni con l´Istituto di Bioarchitettura, tra cui il Laboratorio Progettuale su Dietropoggio che si è tenuto lo scorso anno, che ha avuto diversi momenti di partecipazione con i cittadini.

Ci stiamo quindi cimentando nella strada indicata anche dalla Regione Toscana con la legge 1/2005- conclude Carovani- allo scopo di creare sempre maggiori momenti di partecipazione per progettare lo sviluppo del territorio». I 40 progetti realizzati, verranno successivamente presentati sul territorio ed esposti in una mostra: rimarranno poi a disposizione dell´Amministrazione comunale per la riqualificazione di quell´area.

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