[05/02/2008] Rifiuti

Decreto dei dragaggi, nuovo intervento dei No Fanghi

PIOMBINO (Livorno). Per far digerire ai piombinesi l´operazione fanghi di Bagnoli di cui uno dei principali sponsor è Pecoraro Scanio anche i Verdi locali (in buona compagnia, naturalmente) hanno raccontato tutto e il contrario di tutto Ora, come il sindaco, parlano di rifiuti non pericolosi, ma sono stati mesi a spergiurare che non erano rifiuti, erano materiali", inerti e via tranquillizzando, perché i rifiuti nelle vasche non si potevano mettere e perciò, altrimenti, si doveva prendere il materiale dalle cave di Campiglia. Intanto si informino meglio: il Decreto in questione non è affatto una bozza, non è affatto in discussione: è approvato ed è al Consiglio di Stato per il via definitivo. Avrà dunque le conseguenze di rendere giuridicamente fattibile ciò che prima non lo era! Questi sono i fatti, piacciano o no.

I limiti di concentrazione degli inquinanti dei rifiuti della colmata di Bagnoli restano "quelli previsti dal decreto 152 del 2006 (allegato D parte IV), questo per merito delle modifiche apportate dalla Regione Toscana, che ha stabilito una volta per tutte che questi sono rifiuti, mentre per i fanghi di dragaggio dei porti ciò non era e non è possibile proprio perché sono esclusi dalla normativa europea e nazionale sui rifiuti. Esattamente come tanti anni fa l´allora ministro Donat Cattin fece con l´atrazina nell´acqua, il nuovo decreto alza i limiti anche di 100.000 volte di ciò che era preso a riferimento fino ad ora dall´Icram, (cioè i limiti del decreto 152 diminuito del 10% per maggiore cautela) ed è stato introdotto surrettiziamente proprio per "liquidare" la partita fanghi di dragaggio aperta anche a Piombino. Se si continua a spandere rassicurazioni alla popolazione con informazioni non vere pur di far passare l´operazione fanghi l´allarme aumenta e non diminuisce. Dunque la si smetta di dare la colpa alla "disinformazione" prodotta dal Comitato. Se questi sono i manovratori rivendichiamo con forza la giustezza di averli disturbarli e di continuare a farlo perché tutti ormai hanno capito dove ci porterebbero se lasciati fare.

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