[05/02/2008] Comunicati

Expo 2015: ad Al Gore e Legambiente piace Milano

LIVORNO. Il sindaco di Milano Letizia Moratti sarà contenta per l’appoggio alla candidatura ad ospitare dell´Expo 2015 che le arriva da un personaggio tanto prestigioso quanto lontano dalla sua parte politica: il premio Nobel ed ex vicepresidente democratico degli Usa, Al Gore. L’Expo 2015 di Milano, che e avrà per tema “nutrire il pianeta, energia per la vita”, è apertamente sostenuto anche dall’associazione ambientalista ritenuta culturalmente più vicina al centro-sinistra dalla quale arriva una rivendicazione che sa di riconoscimento: «il progetto del capoluogo lombardo si distingue per essere all´insegna della sostenibilità ambientale, anche grazie al contributo di Legambiente».

Il presidente nazionale del cigno verde Vittorio Cogliati Dezza, e il vicedirettore nazionale, Andrea Poggio, spiegano che «Legambiente, che ha partecipato all´elaborazione del Dossier di candidatura e si accinge a divenire partner ambientale del Comitato organizzatore, è orgogliosa dell´alleanza con il Premio Nobel della pace 2007! Per noi è l´occasione per ricordare le tre caratteristiche del progetto Milano-Expo, che fanno la differenza con le altre città: 1) completa compensazione sia delle emissioni climalteranti che dell´uso del suolo durante l´evento, 2) progettazione dell´edilizia con lo “standard passivo”, ovvero senza dover ricorrere ai combustibili fossili per riscaldamento e raffrescamento, 3) primo grande quartiere cittadino senz´auto. Una partita che vale la pena giocare sino in fondo!».

Sembra meno disponibile la posizione di Fondo per l’Ambiente Italiano (Fai), Italia Nostra e Wwf che erano state invitate anche loro a far parte della Consulta Ambientale per il progetto dell’Expo 2015. «Le tre associazioni – si legge in una nota - nel ringraziare il Sindaco per l’invito, hanno fatto presente, in un incontro successivo a Palazzo Marino, la loro totale disponibilità a partecipare per la migliore riuscita di Expo 2015, ma hanno fatto altresì presente che ciò sarebbe dipeso dalla disponibilità ad accogliere alcune integrazioni ritenute vincolanti: il freno al consumo dei suoli, la valorizzazione dell’agricoltura e della rete idrica esistente, il recupero e riqualificazione del patrimonio artistico e architettonico presente nel nord Milano, l’immediato coinvolgimento del Ministero per i Beni Culturali tramite le Soprintendenze locali».

Le tre associazioni hanno quindi deciso, prima di tornare a discutere operativamente di proposte, di costituire un Osservatorio che approfondisca alcune proposte progettuali. Fai, Italia Nostra e Wwf sottolineano l’alto consumo di suolo a Milano e nella prima fascia di comuni dei sui dintorni: 70% di edificazione sulla base delle previsioni urbanistiche esistenti, 42% nell’intera provincia. «L’Expo – scrivono le associazioni - può rappresentare l’occasione per riconoscere con coraggio il valore della “risorsa” suolo, avviandone una gestione finalmente responsabile. Occorre dare un chiaro segno di volontà nel cercare di arginare questo fenomeno, risparmiando soprattutto aree verdi, o che a verde potrebbero essere destinate, e limitando il consumo di suolo alle aree ex-industriali o già urbanizzate e, ancora, introducendo forme di compensazione ecologica».

Per la “sopravvivenza” delle aree agricole intorno alla città, Fai, Italia Nostra e Wwf «propongono di ribadire con Expo 2015, in maniera categorica, la loro totale conservazione. Per questo sarà necessario dare un chiaro segnale di volontà di tutela della fascia agricola periurbana attraverso per esempio un adeguato sostegno strutturale alle aziende agricole del territorio con la formazione di un sistema estensivo di aree periurbane dove si associano interventi di rinaturazione e azioni di sostegno all’attività agricola con un obiettivo di lungo periodo, dando così tra l’altro un indirizzo di sviluppo per la città che risponde al bisogno di decongestionare un territorio pesantemente urbanizzato partendo dal centro del problema: dal territorio interno ai confini amministrativi di Milano».

Per quanto riguarda la proposta di realizzare una nuova “via d’acqua” ,«condividiamo il richiamo contenuto nel progetto alla necessità di dare nuova centralità alle vie d’acqua di Milano, così identitarie per la città, il cui abbandono è sotto gli occhi di tutti. Fai, Italia Nostra e Wwf Italia propongono che sia prioritario l’intervento sull’esistente, prevedendo, tenendo conto delle connotazioni storiche dei canali, un’ampia e diffusa azione di rinaturazione e riqualificazione ambientale del reticolo idrografico minore dell’area coinvolta».

Le tre associazioni propongono che l’Expo 2015 diventi l’occasione per rilanciare un grande progetto di valorizzazione del ricco patrimonio monumentale presente nel nord Milano: Pensando ai dichiarati 29 milioni di visitatori che dovrebbero riversarsi nell´area milanese nel 2015, questo patrimonio rappresenterebbe un richiamo forte in grado anche di rimarcare e rendere unica l’identità di Milano». Infine sollecitano il sindaco Moratti, che ha chiesto poteri commissariali per l’Expo, a coinvolgere immediatamente le Soprintendenze al tavolo decisionale, «cosa che ad oggi sorprendentemente ancora non è avvenuta. Se è vero e anche necessario che il processo decisionale risponda a criteri di efficienza, vorremmo essere rassicurati che al contempo vi corrispondano adeguate azioni di controllo realmente efficaci per preservare i valori ambientali e architettonici del territorio».


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