[27/03/2006] Comunicati

Amcii degli animali, chi votare secondo la Lav

Candidati e programmi dei partiti e delle coalizioni sono passati sotto la lente d´ingrandimento della LAV che sostiene o segnala negativamente le liste in lizza per le prossime elezioni politiche. Cosi´ la LAV ha diffuso oggi ad iscritti, simpatizzanti e opinione pubblica, i propri consigli di voto con lo slogan ´´il 9 e 10 aprile vota. Per i diritti degli animali´´.

Nomi e cognomi preceduti però da un´analisi dei provvedimenti sugli animali decisi nella scorsa Legislatura, definita negativa «per fauna selvatica e domestica (deroghe alla caccia, cancellazione dei termini previsti per licenza agli zoo, aggiramento dei divieti di ingozzamento forzato di anatre e oche, installazione di nuove gabbie per galline ovaiole in spregio a direttive europee, via libera ad allevamento di visoni per pellicce, varo della dannosa Ordinanza Sirchia sui cani) e solo in parte illuminata dai provvedimenti contro i maltrattamenti degli animali e l´importazione di pelli di foca0187.

Nella pubblicazione dei consigli di voto - disponibile integralmente sul sito www.lav.it e in distribuzione stampata a quasi 100 mila famiglie - l´associazione traccia l´elenco dei cambiamenti importanti da sostenere nei prossimi cinque anni.

«Prima di tutto il fatto che il prossimo Governo - si legge nella nota - si doti di una politica positiva sugli animali con precise responsabilità e nuovi strumenti di attuazione, nel merito con atti fra gli altri contro vivisezione e allevamenti intensivi, per favorire una convivenza più solidale e informata con gli animali domestici e il riconoscimento del rispetto degli animali nella Costituzione».

La LAV ha posto sulla bilancia i programmi depositati dalle due coalizioni: la parola ´animali´ non è neppure citata in quello della Casa delle Libertà, che «prevede pericolosamente la rilettura della normativa sulla caccia e sui parchi - ha detto Gianluca Felicetti, responsabile rapporti istituzionali della LAV - laddove in tutta la passata Legislatura la scorsa maggioranza ha tentato in ogni modo di estendere l´attività venatoria e ridurre le aree protette».

«Per la prima volta invece - prosegue Felicetti - in un programma politico nazionale, in quello dell´Unione, il tema dei diritti degli animali e alcuni ma importanti impegni vengono elencati, dal sostegno ai metodi alternativi alla sperimentazione sugli animali al potenziamento e la valorizzazione della veterinaria pubblica».

Per i candidati, la LAV - criticando questo sistema elettorale che in fase di voto restringerebbe fortemente il ruolo della società civile e degli elettori - considerando le attività svolte dai singoli nei precedenti cinque anni, ne sostiene 71 in posizione eleggibile di cui 50 alla Camera e
21 al Senato (56 di Centrosinistra e 15 di Centrodestra) mentre invita a non votare le liste che schierano in posizione eleggibile 59 nemici dichiarati degli animali, 38 alla Camera e 21 al Senato (44 del Centrodestra fra i quali il primo ministro uscente, Silvio Berlusconi, e tre ministri come Matteoli, Alemanno e Giovanardi e 10 candidati del Centrosinistra).

Dopo il positivo esperimento della passata Legislatura, la LAV riproporra´
anche nella prossima la costituzione di un ´´Intergruppo Parlamentare Animali´´ (presente oltre che in Italia solo in Inghilterra e all´Europarlamento) al quale aderisce il maggior numero possibile e trasversale di parlamentari interessati a sostenere almeno una iniziativa legislativa dell´Associazione, un vero e proprio osservatorio sull´attività
istituzionale sui temi legati agli animali.

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