[27/03/2006] Energia

Globalizzazione, flussi di materia, esportazioni e... conseguenti rifiuti

ROMA. I dati ufficiali sulla bilancia commerciale, mostrano che le importazioni di molte commodity continuano a mantenere ritmi di crescita a dir poco esplosivi. Per fare qualche esempio, nei primi sei mesi dello scorso anno la Cina, già da tempo primo consumatore mondiale di metalli non ferrosi, ha acquistato all´estero oltre 692 mila tonnellate di rame raffinato e un milione e 800 mila tonnellate di concentrato: rispettivamente il 3,8 e il 49,1% in più dello stesso periodo del 2004.

Ma non è solo il metallo rosso a far gola ai cinesi. Le importazioni di nickel sono salite del 114,3%, quelle di zinco del 40,6%, quelle di minerale di ferro del 34,3 per cento. Un caso a parte è rappresentato dal petrolio, il cui import è salito «solo» del 3,9% (contro il 35% del primo semestre 2004) principalmente per l´erosione dei margini delle compagnie petrolifere locali legata ai bassi prezzi dei carburanti imposti dal Governo. Questi flussi di materia importati dalla Cina riprendono, sia pure al netto degli scarti di processo, la loro corsa verso i Paesi occidentali sottoforma di prodotti a bassissimo costo.

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