[18/01/2008] Energia

Il sole dell´Enel è in ritardo?

FIRENZE. Riparte il dibattito sul fotovoltaico in Toscana, proprio nel giorno in cui è previsto l’incontro tra gli assessori Gianni Biagi (urbanistica) e Claudio Del Lungo (ambiente) sulla ridiscussione dei vincoli per l’installazione di pannelli nel territorio comunale. I Verdi toscani, riuniti insieme a Jacopo Fo davanti alla sede di Enel nel capoluogo, puntano il dito contro i ritardi nell’allacciamento dei nuovi impianti alla rete: «Le aziende toscane che hanno scelto il solare, come avviene in tutta Italia, subiscono degli incredibili ritardi da parte di Enel nell’allacciare i nuovi impianti. Questo comporta la perdita di mesi di finanziamenti che specie nella prima parte dell’investimento sono essenziali».

«Abbiamo una legge fantastica e non siamo in grado di farla funzionare - dichiara Jacopo Fo - il ritardo di Enel nei nuovi allacciamenti sta rallentando la conversione al fotovoltaico. E questa è una cattiva pubblicità per l’ente energetico, oltre che un danno per il clima globale e per l’economia del paese. Nessuna dietrologia sui motivi del ritardo dell’ Enel, i ritardi sono dovuti solo a problemi organizzativi, ma questo non cambia la sostanza delle cose».

Più polemica la posizione del presidente della commissione Sanità in regione, Fabio Roggiolani: «Il Conto energia prevede l’allacciamento entro 30 giorni, ma tale prescrizione è sempre stata disattesa da una multinazionale che fa spot ecologisti e poi pratica ostruzionismo verso le energie rinnovabili». E col capogruppo in comune Varrasi i Verdi fiorentini chiedono la nomina di un energy manager, la cui nomina sia in carico all’assessorato all’ambiente, che riunisca le competetenze in materia. Alla domanda di greenreport sulla posizione di Enel, che giocando d’anticipo ha emesso un comunicato in cui sostiene che l’allacciamento dei nuovi impianti (1760 da Aprile a Ottobre in Italia, 340 sul territorio toscano) procede nel rispetto dei termini previsti dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas, Roggiolani replica: “Enel sostiene che siamo ai primi posti nel mondo per le rinnovabili, ma è arretratissima sul solare. Solo negli ultimi 8 mesi qualcosa si è mosso, e solo grazie alle sanzioni previste. Abbiamo dati secondo cui più del 90% dei fiorentini ritiene minore l’impatto dei pannelli solari rispetto a quello delle antenne e dei box per condizionatori, e Enel cosa fa? Non fornisce il servizio nei termini previsti, ma fa comunicazione disegnando spine elettriche nel terreno nei suoi spot e presentandosi come la paladina del rinnovabile: questa è pubblicità ingannevole».

Da registrare anche la posizione di Cna-installatori, che col portavoce Maurizio Barsottini chiede una semplificazione delle procedure, in particolare l’aumento (da 10 a 20 kw di picco) della potenza massima ammessa per poter installare pannelli con procedure semplificate nei casi in cui non siano presenti vincoli paesaggistici o ambientali.

A parte ovvi problemi organizzativi in una fase così convulsa della riconversione energetica (nel suo comunicato Enel parla della necessità di «certificazioni e prescrizioni molto rigorose a tutela della sicurezza» e chiede di aprire un tavolo di concertazione per monitorare il processo di conversione al fotovoltaico), sorge il dubbio se Enel abbia interesse o meno a rallentare il processo in corso. Lo abbiamo chiesto a Roggiolani: « Enel ha tutto l’interesse a non fare sviluppare il fotovoltaico. Il problema è la loro posizione di sostanziale monopolio, che non spinge all’efficienza. Per fare un esempio, da quando il gestore del trasferimento di energia è diventato Terna, le linee sono state risanate con un risparmio energetico pari al consumo di 6 centrali. Enel fa catenaccio: più rallenta il settore, più ha modo di allineare le sue aziende collegate ai massimi livelli di efficienza, in modo da mantenere la sua posizione dominante. Dopo il monopolio dell’elettricità è venuto il momento del monopolio del solare?».

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