[16/01/2008] Vivere con cura di Marinella Correggia

Consigli eco per il Natale 2008

ROMA. “Adesso arrivi a parlare di feste climaticamente corrette? Adesso che siamo da poco riemersi dalla palude luccicante del consumismo natalizio?” Ma sì! Il ricordo della nausea è ancora vivo. Poi c’è tutto il tempo di interiorizzare un piano di cambiamento per l’anno prossimo. E del resto le feste non finiscono mai: la pubblicità ne ha inventate per ogni momento dell’anno e della vita di ciascuno.

- Se detestiamo fare e ricevere regali obbligatori, un rito diventato satanico con grande spreco di materiali e imballaggi fa perdere tempo, denaro e neuroni, ecco un’idea che può funzionare. A chi regolarmente ci ingabbia con i soliti pacchetti manderemo per tempo bei biglietti autoprodotti. In una serata con i bambini se ne inventano tanti, con composizioni di foglie e fiori secchi, stoffe ritagliate, collage ecc. Sul retro scriveremo il seguente invito: “Facciamoci così gli auguri, usciamo dalla prigione del regalo forzato”.

- I regali che davvero vogliamo fare, consegniamoli “fuori stagione”, lontano dalle feste comandate. Anche questo contribuisce a spezzare il meccanismo.

- Omaggi particolari. In autunno/inverno alcuni alberelli da frutto di varietà antiche per chi ha un fazzoletto di terra, con un bel cartellino che reca il nome della varietà e alcuni consigli per la coltivazione. Altri omaggi utili sono i pacchi alimentari, meglio se autoprodotti: una borsa di tela con vasetti di conserve (dolci e salate) e torte (dolci e salate).

- Un kit utilitario da suggerire sul posto di lavoro come regalo aziendale è quello inventato dal nodo di Savona della Rete di Lilliput: una borsa di tela per la spesa con caffé del commercio equo, quaderno di carta riciclata, riduttori di flusso e lampadine a basso consumo.

- Evitiamo pacchetti di carta e plastica usa e getta. Meglio autoprodurre anche l’involucro. Ecco un esempio in genere molto gradito. Su carta da pacchi magari già usata incollare le multicolori foglie raccolte nei viali in autunno e messe a seccare nei dizionari; legare con uno spago.

- Menù leggero in tutti i sensi: veg-eco-locale-bio: iniziamo a Natale a nutrirci con cura (v. successive puntate).

- Albero di Natale: il top è costruirlo con materiali trovati qui e là - legnetti, cartone, spaghi, filo di ferro - e tramandarlo di anno in anno. Invece delle lucine, biscotti e cioccolatini.

- Per tempo potremmo scrivere al Comune una lettera collettiva chiedendo che siano vietate o almeno circoscritte le luminarie, spiegando perché.


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