[10/01/2008] Comunicati

Il Gabon chiude le Ong ambientaliste perché fanno politica

LIVORNO. Il suo ministero ha un nome lunghissimo: degli interni, delle collettività locali, della decentralizzazione, della sicurezza e dell’immigrazione, ma in realtà André Mba Obame (nella foto) va per le spicce e già che c’era il ministro del Gabon ha fatto un’invasione di campo anche nelle politiche ambientali, esprimendo la volontà delle autorità statali di rimettere ordine nel campo di azione delle organizzazioni non governative, in particolare quelle ambientaliste, accusate di appoggiare i partiti politici e, a quanto si capirebbe, non quelli al governo in Gabon, ma quelli «in lotta per la conquista del potere», cioè l’opposizione.

Il potentissimo ministro degli interni assicura di non voler dare l’impressione di usare il bastone e la carota, quindi Mba Obame usa solo il primo e rende pubblica la decisione di «sospensione provvisoria delle attività delle organizzazioni non governative».

Il governo deplora «il clima attualmente presente in queste Ong, raggruppate all’interno di diverse coalizioni» e ne cita espressamente alcune: Publiez Ce que vous payez, Lutte contre la vie chère au Gabon, Lutte contre les dérives sectaires au Gabon, la Plate forme environnement Gabon, anche impegnate nella difesa dei diritti dei consumatori e dell’ambiente. Il ministro dell’interno mette all’indice «il loro comportamento giudicato ormasi ai margini della legalità».

André Mba Obame vuole dimostrare che le fastidiose Ong sono tutte ingannatrici dell’opinione pubblica e scendono tutte sul campo dei partiti politici. «Infine – dice il ministro – dunque questa sanzione verso queste associazioni è diventata inevitabile». Il ministro degli interni del Gabon ha anche ricordato che alla fine del 2007 «le più alte autorità gabonesi e queste Ong hanno allacciato un dialogo promettente per l’inclusione dell’ecologia nello sfruttamento razionale delle immense risorse forestali del Paese».

Poi le associazioni ambientaliste hanno preteso anche di dire la loro e di fare politica ambientale e sociale e questo non piace ad un governo impegnato a trattare con cinesi europei ed americani in tutta tranquillità. Insomma, se volete giocare a fare gli ambientalisti che si occupano di foreste e bonobi va bene, se volete discutere delle politiche ambientali e sociali del Gabon vi chiudiamo. Uno strano modo di intendere la libertà ed il ruolo delle associazioni di cittadini e dell’ambientalismo.

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