[10/01/2008] Comunicati

Un Bridge per unire ricerca, istruzione e innovazione

BRUXELLES. Il Bridging biomaterials research excellence between industry and academia across Europe (Bridge) è un progetto pilota della durata di due anni, finanziato dalla Commissione europea con 1,3 milioni di euro, nato per «colmare i divari tra i tre lati del triangolo della conoscenza (ricerca, istruzione e innovazione)» e per creare ponti nell´eccellenza della ricerca sui biomateriali tra l´industria e il mondo accademico in Europa.

Il progetto è coordinato dall’università di Uppsala e vede la collaborazione di operatori rilevanti nel processo di trasferimento della tecnologia di Germania, Portogallo, Regno Unito, Ungheria e Paesi Bassi.

Durante i prossimi due anni, i partner del progetto studieranno, attueranno e testeranno modelli di collaborazione tra i diversi soggetti coinvolti nella ricerca, istruzione e innovazione: università, organizzazioni di ricerca, grandi aziende, piccole e medie imprese e centri di innovazione.

Dovrebbe venirne fuori una rete pilota per fornire informazioni importanti sulla funzione di efficienza per le Comunità della conoscenza e dell´innovazione (Cci) che verranno create con l´Istituto europeo di tecnologia (Iet) e anche iniziative tecnologiche congiunte (Itc).

Il settore su cui si incentra il progetto è la nanomedicina, con un´attenzione particolare per la medicina rigenerativa.

«Si tratta di un campo di ricerca molto in voga. Qualche anno fa i biomateriali venivano utilizzati per riparare gli organi danneggiati, ma oggi si parla soprattutto di rigenerazione dell´organo all´interno del corpo – ha spiegato il coordinatore di Bridge, Håkan Engqvist, al Notiziario Cordis - Il problema dei brevetti e della proprietà intellettuale è enorme In Svezia i ricercatori sono proprietari dei risultati da loro raggiunti, cosa che non vale in molti altri paesi. Come risolvere la questione?».

Torna all'archivio