[07/01/2008] Acqua

Zambia, se il rame inquina l’acqua e la vita

LIVORNO. Secondo il Sunday Times of Zambia di Lusaka, il Consiglio per l’ambiente dello Zambia ha annunciato severe misure contro la miniera di rame Mopani (Mcm) e la compagnia Mulenga di trattamento delle acque in seguito all’inquinamento dell’acqua potabile a Mufulira, nella provincia di Copperbelt, che ha provocato il ricovero di almeno 582 persone colpite da forti dolori addominali e in tutto il corpo, vomito ed altri sintomi dopo aver bevuto l’acqua del rubinetto, un bene che nel Paese africano è altrettanto prezioso del rame, spinto in alto da una crescente domanda mondiale di materie prima.

Il direttore del Consiglio per l’ambiente, Edward Zulu, ha detto alla Zambia National broadcasting corporation che «è in corso un’inchiesta per valutare il grado di inquinamento e determinare i fattori che hanno condotto a questo incidente nel centro di trattamento delle acque. Secondo i risultati di questa inchiesta, potremmo raccomandare la chiusura dell’insieme del sistema al fine di salvaguardare delle vite umane». Zulu ha accusato l’azienda mineraria e quella idrica di negligenza perché avrebbero lasciato che effluenti dell’attività mineraria inquinassero l’acqua delle falde sotterranee e poi i depositi per la distribuzione.

“Incidenti” che si ripetono frequentemente in Africa e che vedono spesso le autorità locali chiudere tutti e due gli occhi davanti alle attività di grandi compagnie rese sempre più potenti dall’aumento dei prezzi, da una nuova richiesta di materiali come il rame e dal fatto che spesso rappresentano l’unica fonte di lavoro per intere popolazioni, quel che è certo è che le miniere dell’Africa australe sono considerate tra gli impianti più pericolosi e inquinanti del pianeta e che solo casi eclatanti come quelli dello Zambia portano a galla una realtà di vera e propria devastazione di intere aree che si svolge a scapito di altre risorse ambientali sempre più scarse, della biodiversità e della salute umana.

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