[11/01/2006] Elettrosmog

Antenne al puntale, Peria: «Stiamo lavorando per rispettare gli impegni»

PORTOFERRAIO (Livorno). «La vera ferita al paesaggio di questa città è stata prodotta all’inizio del 2000 quando fu previsto un piano per la telefonia mobile, fu concessa un’area pubblica (quella del Puntale, nella foto) per realizzarvi un devastante impianto, fu rilasciata una concessione edilizia e fu stipulato un contratto con le compagnie telefoniche valido fino al 2011». Inizia così la risposta di Roberto Peria, sindaco di Portoferraio, alle richieste di chiarimento di Legambiente sul progetto di sistemazione dell’area del Puntale dell’Acquaviva che ospita sei contestatissime grandi antenne della telefonia mobile. In un lungo comunicato stampa, Peria ricostruisce la vicenda dal punto di vista tecnico e considera inevitabili gli atti prodotti dall’amministrazione. Ma dà anche alcune rassicurazioni: «Né io né la giunta ci sposteremo di una virgola da quella che è la nostra chiara posizione politica rispetto alle antenne del Puntale, come anche rispetto ad altri impianti con caratteristiche simili. La nostra posizione, ribadita dal sottoscritto in almeno tre riunioni ufficiali con le compagnie telefoniche, è quella della predisposizione di un nuovo piano della telefonia, per il quale il neo-assessore Garfagnoli ha già ricevuto preciso mandato, che dovrà necessariamente prevedere il superamento del Puntale, e di altri impianti similari.
Le compagnie telefoniche, pertanto, sanno già con chiarezza che l’amministrazione è disposta a concertare soluzioni diverse che tengano conto anche dell’evoluzione tecnologica, purché comunque si parta dal superamento delle sofferenze attuali, delle quali il Puntale è l’esempio più clamoroso. E’ peraltro chiarissimo che, qualora non si riesca a trovare prima, come speriamo, una soluzione ottimale, condivisa e definitiva, l’amministrazione non potrà rinnovare a scadenza il contratto a suo tempo stipulato”.
Cosa ne pensa Legambiente, che ha sollevato il caso? «Il comunicato del sindaco Peria mi sembra tranquillizzante per il futuro, ma qualcosa non ha funzionato nell’immediato passato. – dice Gian Lorenzo Anselmi, presidente del circolo dell’ Arcipelago - Ci sembra strano che ad una conferenza dei servizi su un tema così delicato e così “politico” ci fosse solo un tecnico a rappresentare il Comune. Forse deriva da qui l’imbarazzo che trapela anche dalle parole di Peria, ma che sembra essere comune a tutta la sua giunta.
Su una questione come le antenne del Puntale dell’Acquaviva, che ci ha visto fare una battaglia comune con le forze che oggi governano Portoferraio, ci saremmo aspettati più attenzione e coinvolgimento, non tanto di Legambiente, ma delle centinaia di cittadini che erano a protestare nelle strade di Portoferraio pochi anni fa. Lo ripetiamo: quei lavori di camuffamento e abbellimento della porcheria fatta al Puntale fanno pensare alla voglia di costituire una situazione definitiva, certamente non da parte del Comune, ma da parte delle compagnie telefoniche si. Questa è la nostra principale preoccupazione. Prendiamo atto delle dichiarazioni del sindaco e lo invitiamo a non rinnovare la concessione del Puntale per nessuna ragione alla scadenza del 2009».
Sulla vicenda interviene anche An che «plaude alla coerenza dimostrata dagli amici di Legambiente per non aver abbassato la guardia sul problema delle antenne del Puntale». «A tale proposito – aggiunge Luigi Lanera responsabile di An per Portoferraio - ci dichiariamo nettamente contrari a contratti stipulati dalle amministrazioni in cui vi siano delle penali capestro per le finanze comunali in caso di revoca delle licenze concesse».

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