[22/03/2006] Aria

Illegittimi i blocchi del traffico? La risposta di Del Lungo

FIRENZE. Ennesimo attacco ai provvedimenti di blocco del traffico agli euro 0 nel comune di Firenze. Questa volta a intervenire è Pier Luigi Ciolli di Vivere la città, che ha inviato al sindaco di Firenze Domenici e all’assessore all’ambiente Del Lungo la copia della lettera inviata da Sergio Dondolini (direttore generale della divisione VIII del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti - dipartimento per i trasporti terrestri) in risposta all´interrogazione parlamentare dell´onorevole Giovanni Bellini inerente le ordinanze limitative per contenere l´inquinamento.

«Alla luce di quanto ribadito in detto autorevole documento – scrive Ciolli - è suo dovere revocare le ordinanze blocco del traffico ora in vigore perchè mancanti di una accurata valutazione tecnica, che specifichi le sorgenti dell´inquinamento e quali fattori le attivino, nonché quanto incida in ciascuna di esse un singolo agente inquinante e il miglioramento che vi sarebbe a seguito dell´emanazione del provvedimento di limitazione del traffico, indicando quali provvedimenti sono stati attivati a carico degli altri fattori che sono causa dell´inquinamento.

La risposta dell’assessore all’ambiente Claudio del Lungo è immediata: «Questa riposta all’interrogazione di Bellini non fa una piega – sostiene – ma non dice neppure nulla di nuovo: ma come si può pensare che il Comune prenda provvedimenti senza una base istruttoria tecnica? Non scherziamo: ci sono le istruttorie tecniche dell’Arpat che ci dicono quanti superamenti di polveri, i magistrati che ci chiedono quali provvedimenti e ne verificano la regolarità, c’è tutta una politica di riduzione dell’inquinamento basato su studi tecnici approfonditi: per esempio non abbiamo solo adottato i provvedimenti sul traffico ma per quest’anno abbiamo raddoppiato anche i controlli sulle caldaie perché sappiamo che a Firenze solo il 7% delle emissioni derivano dalle aziende, e tutto il resto è smog e riscaldamento».

L’assessore Del Lungo bolla quindi come «panegirico farneticante» il documento di Ciolli e invita anche a leggere con attenzione la lettera inviata dal ministero: «Ci sono affermazioni sbagliatissime in questa lettera di Dondolini – continua l’assessore Del Lungo – per esempio quando dice "gli interessi privati devono sempre essere salvaguardati, per quanto possibile, nella maggior misura consentita dal caso specifico" afferma palesemente il falso, perché in caso di conflitti l’interesse pubblico è sempre superiore. Oppure quando si parla di "diritti costituzionalmente tutelati" e del "diritto di libera circolazione" questo non vuol dire poter andare contromano in autostrada, oppure guidare senza patente, oppure circolare in città a 80 chilometri l’ora. Siamo in uno Stato di diritto, le regole ci sono, vengono stabilite per interesse pubblico e vanno rispettate».

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