[12/12/2007] Rifiuti

Rifiuti di Bagnoli a Piombino, il Comitato No fanghi chiede «un percorso democratico di partecipazione»

PIOMBINO. Proprio non c’è peggio sordo…. Dopo il tentato blitz estivo bloccato dalla mobilitazione popolare rieccoci a Natale con il secondo tentativo. Negata la partecipazione dei cittadini con la bocciatura del referendum consultivo con motivazioni formalistiche e pretestuose ora ci viene presentato un Accordo che, alla faccia di roboanti annunci di novità, più o meno ricalca il vecchio accordo.
2 milioni di mc di rifiuti industriali dovevano arrivare da Bagnoli a Agosto, 2 milioni di mc di rifiuti industriali dovranno arrivare da ottobre 2008.

Ma, al di là del merito, quello che ci indigna e che non smetteremo mai di denunciare è ancora il metodo con cui l’amministrazione comunale procede, con un’arroganza e un disprezzo delle preoccupazioni dei cittadini e della stessa vita democratica che deve far riflettere tutti.

Cosa ci propone di nuovo il sindaco? Due assemblee di pura propaganda, un giro di valzer con partiti, associazioni, sindacati, ecc per magnificare il nuovo/vecchio Accordo e poi, nella settimana di Natale, il consiglio comunale per avere il mandato a firmare. In poco più di una settimana si vuole chiudere la partita.
Allora ribadiamo il concetto: il Comitato No fanghi non ci sta al gioco. Inanzitutto stiamo lavorando per un ricorso al Tar sul referendum. Faremo di tutto perché siano i cittadini a decidere perché diviene sempre più intollerabile questo sostanziale disprezzo della partecipazione democratica espresso da chi amministra oggi la città. Ed è altrettanto chiaro che non siamo interessati ad una discussione formale con il sindaco. Non ci può chiamare a fare il coro, deve proporre un percorso serio di discussione e dibattito democratico in cui i cittadini non siano chiamati solo ad ascoltare, ma si possono esprimere direttamente sull’Accordo. Quindi per noi il consiglio comunale di Natale non dovrà dare nessun mandato a firmare, ma discutere di come aprire un reale percorso democratico in città. Solo su questo siamo interessati a confrontarci.

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