[12/12/2007] Acqua

L´Ato 4 dimezza le tariffe per persone e famiglie in difficoltà

AREZZO. In prospettiva si dovrà andare verso una tariffazione che consideri il numero dei componenti il nucleo familiare e che favorisca una riduzione dei consumi di risorsa idrica, ma intanto, almeno per le “utenze deboli” dell’area aretina, una buona notizia. L’assemblea dell’Aato 4 con l’approvazione del regolamento attuativo ha deciso di dimezzare le tariffe per le persone e le famiglie che hanno difficoltà a sostenere il costo della fornitura idrica per particolari condizioni socio-economiche. Il provvedimento andrà in vigore da 1 gennaio 2008. «Già dal 2005 – informa il presidente dell’Aato Dario Casini – avevamo attivato un fondo con il contributo dei comuni e di Nuove Acque. Ed è stata una delle prime esperienze in Toscana ed in Italia.

Adesso andiamo ancora avanti, semplificando i meccanismi di accesso e consentendo un’applicazione omogenea su tutto il territorio, cioè sui 32 comuni della provincia di Arezzo e sui 5 della Valdichiana senese di una tariffa ridotta del 50% per le utenze deboli». Molto soddisfatta del provvedimento la vice sindaco ed assessore alle politiche sociali del comune di Arezzo, Donella Mattesini. «Con questa nuova tariffa si viene incontro alle utenze fragili, mettendo a loro disposizione non solo un costo dimezzato dell’acqua ma anche meccanismi automatici per ottenere questo diritto. Il nostro auspicio è che questa strada venga seguita anche per altri servizi pubblici». Nello specifico il regolamento dell’Aato 4 individua i criteri di tutela delle “utenze deboli” stabilendo una riduzione del 50% della tariffa applicata da Nuove Acque a coloro che hanno un reddito familiare Isee uguale o inferiore a 8.030 euro.

«Per avere diritto alle agevolazioni – spiega il direttore dell’Aato, Massimiliano Refi - è necessario presentare domanda (a partire dal 2 gennaio 2008) alla Società Nuove acque allegando la certificazione Isee in corso di validità . La richiesta viene fatta su appositi moduli e può essere presentata anche tramite i comuni di appartenenza. La soglia degli 8.030 euro è stata individuata in modo sperimentale (il parametro si lega alla pensione minima) - conclude Refi- verificando quanto fatto sia da altre Aato che dai comuni».

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