[10/12/2007] Energia

L’energia rinnovabile cresce a due cifre, sospinta dal vento

LIVORNO. Secondo “REN21 Renewables Global Status Report 2007” a meno di un decennio da quando é stato adottato il Protocolo di Kyoto, le energie rinnovabili sono quelle ad essersi più rapidamente sviluppate come una fonte alternativa energetica. Ren21 é un global policy network che riunisce la leadership internazionale delle energie rinnovabili, con l’obiettivo di sostenere lo sviluppo e la rapida diffusione delle fonti energetiche alternative, ed è pubblicato annualmente a cura del Worldwatch Institute con il sostegno del governo tedesco.

Il rapporto evidenzia come, di fronte ad un potenziale mondiale di produzione energetica di 4.300 gigawatts (GW), le energie rinnovabili (esclusi i grandi impianti idroelettrici) forniscono circa 249 GW di energia pulita, evitando così l’emissione in atmosfera di 5 gigatonnellate all’anno di CO2.
«Quel che occorre ora – ha detto Mohamed El Ashry, capo del global policy network Ren21 che ha prodotto questo rapporto insieme al Worldwatch Institute – sono obiettivi vincolanti ed un accordo internazionale per politiche che possano accelerare rapidamente la diffusione su larga scala delle risorse energetiche rinnovabili per sostituire i combustibili fossili».

Il nuovo rapporto, che fa seguito al Global status report del 2005 e 2006, dimostra che le energie rinnovabili continuano nella loro forte crescita a due cifre anche nel 2007. L’energia eolica nel mondo è aumentata del 25 – 30%, il solare fotovoltaico tra il 50 e il 60%, il solare termico del 15 – 20% e i biocarburanti tra il 15 e il 20%. Ad avere le maggiori quote di energie rinnovabili e l’eolico, con investimenti che crescono del 25 – 30% all’anno per raggiungere i 90 GW totali nel 2007, 11 volte la potenza installata nel 1997.

Il solare fotovoltaico continua a crescere del 50 – 60% all’anno ed ha raggiunto a livello planetario gli 8 GW. Il sole fornisce acqua calda anche a più di 50 milioni di famiglie nel mondo, mentre 25 milioni di nuclei familiari rurali beneficiano dell’energia prodotta dal biogas, minieolico, energia solare domestica ed altre tecnologie pulite.

«Con più di 70 Paesi che hanno installato impianti eolici, e oltre 40 Paesi dove le biomasse sono in espansione – ha detto El Ashry – l’energia rinnovabile è chiaramente un settore globale. La crescita è stata guidata da politiche volte a promuovere le energie rinnovabili. La crescita è stata guidata da politiche volte a promuovere le energie rinnovabili, che si sono sviluppate come funghi negli ultimi anni». Più di 50 Paesi del mondo hanno adottato obiettivi per il futuro o introdotto finanziamenti per le energie rinnovabili, tra i quali 13 Paesi in via di sviluppo, tutti gli Stati membri dell’Ue e molti Stati degli Usa e province del Canada. Almeno 56 Paesi hanno ormai una qualche politica di promozione delle energie rinnovabili. E 44 tra Paesi, Stati Usa e province canadesi hanno adottato renewable-portfolio-standards che richiedono azioni precise per la generazione di energia pulita.

Riprendendo una precedente relazione dell’ Unep Sustainable Energy Finance Iniziative El Ashry ha detto che «I 100 miliardi di dollari investiti nel settore durante il 2006 sono un voto di fiducia da parte degli imprenditori». Secondo Virginia Sonntag O’Brien, dell’Unep-Sefi, «mentre i numeri delle energie rinnovabili continuano a consolidarsi, è come se ci fosse uno scollamento tra il mercato, i politici e i negoziatori. In termini di soluzioni possibili per attenuare le emissioni di carboni, le energie rinnovabili sono qui ed ora, a differenza di altre opzioni. Oggi, non c’é nulla per il “carbone pulito”, ed è probabile che ci voglia più di un decennio prima che qualsiasi tecnologia di cattura e stoccaggio del carbonio possa essere largamente utilizzata».

Il “Ren21 Renewables Global Status Report 2007” conclude che sono destinate a continuare le attuali tendenze, come il declino dei prezzi delle energie rinnovabili e la diversificazione delle tecnologie di base per le energie rinnovabili in molti Paesi, tra i quali le economie emergenti. «Con oltre 2 milioni e mezzo di posti di lavoro creati nel settore e i forti benefici apportati allo sviluppo rurale – dice il rapporto - le energie rinnovabili sono una via per lo sviluppo economico, la sicurezza energetica, i benefici ambientali e la mitigazione del cambiamento climatico».

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