[07/12/2007] Rifiuti

Ato costa rifiuti, le 14 aziende istituiscono una commissione tecnica per la gara

LIVORNO. Le 14 aziende di gestione del ciclo dei rifiuti che gravitano in quello che diventerà l’Ato della costa (e che comprende le province di Massa Carrara, Lucca, Pisa e Livorno) si sono riunite per fare il punto sulle novità introdotte dalla nuova legge regionale di riorganizzazione del sistema di gestione dei rifiuti, che tra le altre cose prevede appunto la riduzione degli Ato a 3, l’elaborazione di piani interprovinciali e l’individuazione di gestori unici.

I tempi disegnati dalla legge predisposta dall’assessore all’Ambiente Anna Rita Bramerini sono molto stretti e per questo i diversi attori in gioco nei tre futuri ato hanno già cominciato a lavorare.
«L’incontro è stato molto proficuo – spiega il presidente di Rea Rosignano Fabio Ghelardini, nella cui sede si è tenuto l’incontro – innanzitutto perché tutte le aziende erano rappresentante e poi perché abbiamo deciso immediatamente di far partire una commissione tecnica interaziendale per studiare tutti i dettagli della nuova legge e in particolare per capire le possibili modalità che saranno contemplate dal bando di gara per l’affidamento del servizio, gara che sarà fatta nel giro di un paio d’anni dalla pubblicazione ufficiale della legge sul Burt: i tempi quindi sono davvero ristretti, ma insieme abbiamo convenuto sulla necessità di accettare questa sfida».

I tempi però potrebbero slittare almeno un po’, per definire alcuni aspetti non ancora chiarissimi.
«Sì, si dice che i tempi potrebbero anche slittare, ma siamo tutti consapevoli che la gara prima o poi sarà fatta, e quindi è bene farsi trovare pronti all’appuntamento».

Quali sono le questioni ancora aperte?
«Intanto c’è problema del ‘pianetto’, termine con il quale s’intende l’assemblaggio di tutti i piani provinciali, sulla base del quale dovrebbe essere scelto gestore unico. Ma quindi la gara si farà sulla base di questo pianetto oppure sulla base del nuovo piano interprovinciale che verrà successivamente? Un altro aspetto che la legge non definisce ancora bene è il rapporto tra quello che sarà il gestore unico e i proprietari degli impianti».

Poi c’è il 152…
«Esatto, il quadro è molto complicato, perchè è appunto in corso anche la revisione del testo unico sull’ambiente. E sembra che con questa revisione per esempio venga riammessa la possibilità degli affidamenti in house. In ogni caso siccome la legge regionale invece parla espressamente di gara, la gara è inevitabile, quindi ora dobbiamo lavorare per capire da una parte come potremo presentarci a questa gara, cioè quale sia il modello più conveniente, visto che sono ammessi consorzi di aziende, ati, holding, e dall’altra capire anche che tipo di gara sarà, perché ovviamente le cose cambiano molto se si parla di gara al massimo ribasso o per esempio di gara a offerta economica più conveniente…».

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