[06/12/2007] Parchi

La comunità del parco approva il piano dell’Arcipelago Toscano

PORTOFERRAIO (Livorno). La Comunità del parco, che riunisce 11 comuni, due province, la Comunità dell’Arcipelago e la regione Toscana, ha approvato lo statuto e il Piano dell’Ente parco dell’Arcipelago toscano, quest’ultimo il più importante strumento di gestione del territorio che suddivide l’area protetta in 4 aree, A,B,C,D (e all’Elba anche una zona D speciale per le aree minerarie) con vincoli diversificati. Si conclude così un lunghissimo cammino, fatto spesso di scaramucce amministrative e di osservazioni ininfluenti, che ha trascinato questo importantissimo strumento per lunghi 6 anni. Resta invece ancora in alto mare il Piano di sviluppo pluriennale economico e sociale che dovrebbe essere redatto proprio la Comunità del Parco.

Ora il piano del Parco andrà in regione e sarà affisso al protocollo degli undici comuni che fanno parte dell’area protetta per le eventuali osservazioni. Dopo l’ok regionale sarà approvato definitivamente. Intanto entreranno in vigore le norme di salvaguardia. Da registrare anche che durante la riunione della Comunità del parco il suo presidente, Pietro Paolo D’Errico, ha annunciato che bisogna risolvere un problema che Legambiente solleva da tempo: D’Errico è infatti presidente della Comunità e membro del direttivo e della giunta dell’ente parco, cosa che è incompatibile, ma gli equilibri politici elbani non gli hanno permesso finora di dimettersi da uno dei due incarichi.

La sorpresa è che D’Errico, dopo un’evidentemente non molto gratificante parentesi di un anno nel direttivo, sembrerebbe optare per la continuazione della sua esperienza in Comunità del Parco, liberando così un posto che potrebbe servire a ristabilire un equilibri politico all’interno del direttivo dell’Ente parco, facendo posto ad un amministratore dio centro-destra. La scelta dell’ex Casa della libertà dovrebbe ricadere su Angelo Banfi, sarebbe un ritorno, visto che il vicesindaco di Porto Azzurro è stato per un lungo periodo e fino a pochi mesi fa il facente funzione di direttore nel Parco nazionale, prima con il presidente Giuseppe Tanelli e poi con il commissario Ruggero Barbetti.

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