[06/12/2007] Acqua

Acqua, il Forum dei movimenti teme il blitz in Finanziaria

FIRENZE. E poi non vediamo a dire che non esiste l’estremismo di centro e che le posizioni ideologiche stanno sola da una parte. Chi intravede solo pregi nel “Dio mercato” è sicuramente offuscato da posizione ideologica. Con un emendamento del governo alla Legge Finanziaria, si cerca di far rientrare dalla finestra il Ddl Lanzillotta di privatizzazione di tutti i servizi pubblici locali, che qualche tempo fa era stato “buttato fuori dalla porta” dopo una forte presa di posizione di associazioni del movimento, organizzazioni sindacali e politiche.

«Reinserire e peggiorare il Ddl Lanzillotta nella Legge Finanziaria costituisce un atto molto grave, nel metodo e nel merito - dichiarano dal Forum italiano dei Movimenti per l’acqua -. Nel metodo perché si vorrebbe chiudere in pochi giorni una discussione che si trascina da molto tempo e che necessita invece di un confronto ben più ampio ed approfondito. Nel merito perché il testo presentato ha innanzitutto un contenuto anticostituzionale». Dal Forum spiegano questo passaggio importante e delicato «Non distinguendo, infatti, tra i servizi a rilevanza economica e quelli privi di rilevanza economica - proseguono dal Forum - legifera anche su questi ultimi, di esclusiva competenza delle autorità locali, come espressamente fatto rilevare dalla Corte Costituzionale. Inoltre si introduce la differenziazione fra società di erogazione e società di gestione delle reti, alla base del referendum abrogativo promosso da oltre 100 sindaci nei confronti della legge regionale Lombarda e sulla quale è pendente un ricorso alla Corte Costituzionale da parte dello stesso governo».

Nonostante il programma dell’Unione e le prese di posizione del governo non vi è dubbio che nella maggioranza vi siano componenti che spingono per andare in altra direzione, che non è neppure quella dell’Europa. «Neppure l‘Unione europea si è mai posta il problema di mettere sul mercato la proprietà delle reti come invece avviene con questo emendamento - proseguono da Forum dei movimenti per l’acqua - Come se tutti questi anni di mobilitazione sulla necessità di un ritorno alla gestione pubblica e partecipativa dei servizi pubblici locali non fosse avvenuta, come se la favola del “privato è bello” non fosse da tempo stata smentita da ricerche ed analisi, oltre che dall’esperienza di lavoratori e cittadini, si ribadisce una visione ideologica sulle virtù del mercato, sulla necessità dei privati, sugli effetti positivi della concorrenza».

Poi viene svelato il trucco che sta dentro all’emendamento «Nonostante l’introduzione, voluta fortemente dai movimenti, della possibilità di gestione pubblica attraverso le Aziende speciali, si sancisce che, a partire dal 2011, queste siano soggette al patto di stabilità interno. E’ evidente come, essendo le Spa da sempre considerate fuori dal patto di stabilità, nessun Ente locale sceglierà la strada delle Aziende speciali, avendo di fronte difficoltà insormontabili a procedere su quella strada. Il testo presentato è un attacco ai servizi pubblici, alla democrazia e ai diritti sociali, per questo ne chiediamo il suo immediato ritiro ed invitiamo i parlamentari a contrastarlo» concludono dal Forum. Se è giusto rivedere la normativa sui servizi pubblici locali è necessario tener conto che alcuni servizi sono di preminente interesse generale sanciti dalla costituzione (art. 43) e per questo vanno tutelati. Del resto le proposte alternative, almeno per l’acqua, non mancano. Questo è il merito della discussione che coinvolge direttamente anche la Toscana, dove a breve si andrà proprio a discutere la proposta di legge in materia.

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