[06/12/2007] Comunicati

Agli europei e agli italiani piace l’informazione scientifica

BRUXELLES. L´indagine Scientific research in the media di Eurobarometro rivela che la maggioranza degli europei e il 65% degli italiani è interessata alla scienza e oltre la metà è soddisfatta del modo in cui essa viene presentata nei mezzi di comunicazione. «La produzione scientifica è molto elevata - ha dichiarato il commissario europeo per la scienza e la ricerca Janez Potocnik - . tanto da riflettersi inevitabilmente, in modo diretto, sulla nostra vita quotidiana, per questo è importante che il pubblico riesca ad avere informazioni e a interagire con gli scienziati. «I media hanno un ruolo importantissimo da svolgere in tal senso, sia per tenere informati i cittadini sugli sviluppi scientifici, sia per influire sul modo in cui la società percepisce gli scienziati e il loro lavoro. Mi auguro che questo primo Forum europeo sul giornalismo scientifico sia l´inizio di un dialogo rinnovato tra scienziati e mezzi di comunicazione».

L´indagine ha preso il via in occasione del primo forum europeo sul giornalismo scientifico di Barcellona, insieme ad due studi che hanno raccolto le opinioni di ricercatori e professionisti dei media sulle loro esperienze e punti di vista in materia di comunicazione scientifica e mezzi di comunicazione. Secondo Eurobarometro, il 57% degli europei si dichiara interessato alla ricerca scientifica. I più interessati sono i cittadini svedesi (80%), poi vengono danesi e francesi (79%) seguono gli abitanti di Lussemburgo, Olanda e Belgio. L’Italia é al decimo posto con il 64% di gradimento, dietro Finlandia, Cipro e Grecia, ma prima della Gran Bretagna. I meno interessati all’informazione scientifica sono i bulgari (24%), i rumeni (32%) e i cechi (34%), poco più interessati slovacchi, lituani e polacchi. Insomma la scienza interessa poco i cittadini degli ex Stati satelliti dell’Urss di recente entrati a far parte dell’Ue. In generale, l´interesse è più pronunciato tra i vecchi Stati membri che tra i nuovi.

I cittadini dell´Ue a 15 (prima del 2004) sono più interessati a medicina, ambiente ed energia, i cittadini dei nuovi 12 Paesi dell’Ue evidentemente si ricordano ancora di dell’epopea di Soyuz, Mir e Sputnik e vogliono essere più informati sullo spazio e sulla tecnologia dell´informazione. Il 56% degli intervistati (il 51% degli italiani) si dichiara soddisfatto di come la scienza viene trattata sui mezzi di informazione, il 25% insoddisfatto e il 20% é senza opinione. Le persone che avevano espresso interesse per la scienza sono anche più soddisfatte dell´operato dei media. Oltre il 60% degli intervistati dice che programmi e informazioni scientifici sono affidabili, obiettivi e utili, ma per oltre la metà sono anche di difficile comprensione e qui gli italiani sono al terzo posto con il 54% che dice di avere difficoltà a comprendere i temi scientifici. Eppure la prima richiesta che fanno gli europei che hanno partecipato al sondaggio é proprio quella della facilità di comprensione di articoli e programmi televisivi, seguita dall´utilità della notizia per il lettore. Anche i giornalisti vorrebbero informazioni più facilmente comprensibili alle quali attingere e quasi tutti hanno citato le pubblicazioni scientifiche specializzate e i ricercatori quali fonti migliori ma anche come difficili da capire.

Alla domanda: «Preferisce che le informazioni scientifiche le vengano presentate da giornalisti o da scienziati?», il 52% ha scelto gli scienziati, mentre solo il 14% ha optato per i giornalisti. Chi ha scelto gli scienziati l´ha fatto perché riteneva che le informazioni sarebbero state più affidabili e precise. La maggioranza crede che sia importante rendere noto il lavoro dei ricercatori, ma che manchi il sostegno per attività del genere.

La relazione di Eurobarometro spiega che «Mancano le competenze, per cui gli scienziati hanno difficoltà a trovare il linguaggio adatto per comunicare col pubblico più vasto, oltre che a capire quali argomenti siano pertinenti e utilizzabili dai media. Nel contempo, i giornalisti non sono in grado di utilizzare argomenti di carattere scientifico sovraccarichi di informazioni complesse che non sono interessanti, verificabili o facilmente traducibili in articoli».

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