[03/12/2007] Parchi

Parchi e Comunità Montane

PISA. Ogni volta che si toccano anche parzialmente gli assetti e i ruoli istituzionali si producono – quasi sempre - effetti imprevisti o comunque non considerati al momento delle decisioni. Poi però bisogna farci i conti. E’ il caso delle Comunità montane che dovranno essere sciolte in base alle recenti decisioni del Parlamento. Tra queste vi è in Toscana quella della Val di Cecina che da anni gestiva una importante area protetta affidatagli dalla Provincia di Pisa. Il previsto scioglimento richiederà ovviamente che la provincia provveda in diverso modo.

E qui si aprono naturalmente problemi non scontati a cominciare dalle dimensioni dell’area protetta che, dovendo cambiare gestione, richiede una seria valutazione sulla opportunità che essa debba continuare a coincidere con quella della Comunità montana o non sia preferibile allargarla ad altri comuni della bassa Val di Cecina. Non so dire se in Toscana sia il solo caso o quali altri casi possano esserci anche in Italia, certo è che nella nostra regione questo è un problema che incrocia il dibattito – che c’è da sperare non sia rinviato ancora a lungo - sulla nuova legge regionale sui parchi e le aree protette.

E per essere più precisi e chiari. L’area protetta della Val di Cecina è contigua a comuni impegnati finora con risultati poco brillanti nella istituzione e gestione di Anpil (le aree naturali protette di interesse locale); non potrebbero queste piccole aree protette dall’incerto futuro essere ‘accorpate’ nella nuova area protetta? Non ho risposte da dare se non ribadire che l’agenda della regione e delle province va aggiornata. Presto e non chissà quando.

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