[29/11/2007] Rifiuti

Ato 8, Siena la virtuosa tiene e cresce ancora nella differenziata

SIENA. Oggi il nostro giro toscano nei dati dell’Arrr per il 2006 si ferma nell’’Ato 8 di Siena, che si conferma il più virtuoso, con un aumento del + 0,69% della raccolta differenziata che lo conferma al primo posto della Toscana con il 38,63%. Anche in questo Ato l’aumento totale dei rifiuti urbani (8.325,52 tonnellate) è speculare a quello della raccolta differenziata (4.11,77 t.), ognuno dei 263.013 (+ 1.299) cittadini della provincia senese produce ogni anno 675 kg di rifiuti (1,84 al giorno), sotto la media regionale, dei quali 243,9 sono di raccolta differenziata (0,668 al giorno).

Diversi i dati del Capoluogo Siena, che scontano il grande afflusso turistico della città d’arte, dove ogni cittadino produce all’anno 774 kg di rifiuti urbani (2,12 al giorno), leggermente sopra la media toscana, un aumento compensato dai 288 kg/anno/procapite di RD (O,789 kg. al giorno) che è sopra la media Ato e regionale.

Nei 36 comuni dell’Ato sono 10 i segni meno davanti alle quote di raccolta differenziata e si tratta spesso di cifre intorno all’1%, che denotano più uno stallo che un calo, uniche eccezioni Cetona che cala di ben il 6,16%, Sarteano a – 4,82 e il capoluogo Siena con un calo del 2,46.

Siena rimane però nel gruppo delle migliori sopra quota 40% di raccolta differenziata che è capeggiato da Buonconvento con un ottimo 50,90% (+4,10), seconda è Colle Val d’Elsa al 46,96% (+ 0,28), terza San Quirico d’Orcia che raggiunge il 46,43% (+ 6,37), poi arriva Poggibonsi al 44,45% (- 0,21), al quinto posto c’è Casole d’Elsa che fa uno stratosferico balzo di 21,74 punti rispetto al 2005 e raggiunge il 44,06, seguono Monteriggioni con il 43,66% (+ 3,41), San Giminiano 43,11% (+ 3,65), Monteroni d’Arbia 42,17 (+ 0,66), Siena 40,43% (- 2,46), Montalcino 40,26% (+2,35). Quindi i dieci comuni più virtuosi lo diventano ancora di più con le sole due eccezioni di Siena e Poggibonsi (ma qui si tratta di uno stallo) i due centri più popolosi della provincia. Un dato che non permette di segnare una crescita più sostenuta in tutta l’Ato.

Altri 8 comuni superano quota 35% e altri la sfiorano rimanendo comunque in 8 sopra il 30%. Oltre al balzo record nella raccolta differenziata di Casole d’Elsa da segnalare anche i buoni risultati di Castiglione d’Orcia che aumenta la raccolta differenziata del 9,71%, della piccola Trequanda che sale dell’8,99, di Castellina in Chianti con il + 6,74% e di San Quirico d’Orcia che, come abbiamo già visto entra alla grande nel club del 40%

Sono in tutto 11 i comuni che non raggiungono, spesso arrivandoci vicinissimi, quota 30% e le dolenti note (sempre in rapporto alla situazione di un Ato con la migliore performance toscana…) vengono da comuni piccoli e piccolissimi: in fondo alla classifica della raccolta differenziata troviamo Chiusdino al 14,41% (+ 1,85), preceduta da Radicondoli al 21,43% (+ 3,74), San Casciano dei Bagni 22,72% (- 0,68), Monticano 23,12% (+ 0,54) e la minuscola San Giovanni d’Asso al 25,15% (+ 1,74) con soli 904 abitanti.

L’impressione è quello di un Ato diviso in tre fasce, una alta ancora in crescita dove Siena sembra però segnare un colpo d’arresto che si riflette sull’intera Ato, una fascia media tra il 30 e il 40% spesso con buoni aumenti di RD, una fascia bassa quasi tutta tra il 20 e il 30% fatta quasi tutta di piccoli comuni che spesso producono anche meno rifiuti urbani procapite della media provinciale.

Quella dell’Ato 8 è una situazione che comunque si conferma di eccellenza, forse dipende dal fatto che un gestore unico e una filiera degli impianti completa e funzionante aiutano molto a raggiungere buoni ed a volte ottimi risultati.

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