[28/11/2007] Comunicati

La Russia fa il primo bilancio del disastro del Mar Nero

LIVORNO. A 17 giorni dalla impressionante serie di naufragi nello stretto di Kertch, che collega il Mar Nero e quello di d´Azov, quando quattro carrette dei mari colarono a fondo ed altre sei si incagliarono sul bassofondo, mentre due petroliere furono danneggiate dalla tempesta, si traccia un primo bilancio dei danni che sembrano ancora più preoccupanti di quanto sembrava all’inizio.

Secondo il ministero russo delle Situazioni d’urgenza, 33.214 tonnellate di rifiuti petroliferi sono stati raccolti sulle spiagge dello stretto e solo nelle ultime 24 ore ne sono stati eliminati dalle coste 2.450 tonnellate. Ieri gli specialisti del ministero hanno messo a punto gli strumenti che serviranno per i lavori sottomarini e più di mille uomini, 227 unità tecniche, tra le quali 17 navi sono impegnate nelle operazioni di bonifica.

In totale sono stati ripuliti finora 46,3 km di spiagge russe, oltre al personale del ministero e ai soldati sono presenti anche volontari che hanno raccolto 5.156 uccelli morti, 332,1 tonnellate di emulsione di petrolio ed acqua ed evacuato 1,476 tonnellate di rifiuti petroliferi. Non si conosce bene la situazione sulle coste ucraine della Crimea, né si sa davvero quale sia il reale impatto sulle folte colonie di uccelli acquatici dell’area e sull’ecosistema in generale, colpito anche dal naufragio di navi cariche di 7.000 tonnellate di zolfo.

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