[28/11/2007] Aria

Verso Bali, Pecoraro: «Serve una riconversione ecologica dell’economia su scala mondiale»

LIVORNO. «E’ fondamentale che a Bali si arrivi a impegni vincolanti per ridurre le emissioni di CO2 su scala globale. L’Ue e l’Italia si stanno impegnando a fondo perché dalla Conferenza arrivi un risultato positivo. Serve una riconversione ecologica dell’economia su scala mondiale e provvedimenti affidabili, non finte e dannose soluzioni come il nucleare che, anche oggi, ha ricevuto una sonora bocciatura delle Nazioni Unite».

Così il ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio ha commentato i dati del Rapporto sullo sviluppo umano 2007-2008 (vedi articolo di ieri di greenreport) resi noti dal Undp, il Programma dell’Onu per lo sviluppo umano sostenibile che ha il compito di approvare i piani nazionali di sviluppo presentati dai singoli Stati, di stanziare i relativi fondi e di sovrintendere all’esecuzione dei diversi programmi. Secondo il Rapporto, infatti sono più di un miliardo le persone ‘a rischio per eventi catastrofici causati dall’emergenza climatica’. I dati del Rapporto fanno riferimento soprattutto alle condizioni di pericolo in cui verrebbero a trovarsi i paesi più poveri.

«La Conferenza di Bali – sono sempre parole di Pecoraro Scanio - ha il dovere di non fallire, perché da essa dipende il nostro futuro e quello del Pianeta. Il rapporto del Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite conferma ancora una volta, dopo i dati dell’Ipcc e i pareri quasi unanimi del mondo scientifico, che le azioni di contrasto e di adattamento ai cambiamenti climatici in atto sono una priorità planetaria ed indifferibile».

«Le soluzioni finanziarie proposte dal rapporto vanno prese in forte considerazione da tutti gli Stati - ha sottolineato il ministro -. Bisogna affermare su scala globale il principio che chi inquina deve pagare di più, mentre bisogna premiare chi è più virtuoso. Come già emerso anche dalla prima Conferenza italiana sui cambiamenti climatici le misure di adattamento e di prevenzione sono l’unico strumento per evitare e contenere i danni degli eventi climatici estremi cui il veloce mutamento del clima ci espone. Si abbia il coraggio a livello planetario di ridurre, almeno in parte, le spese militare e di destinare quelle risorse alla lotta contro i cambiamenti climatici che sono la vera priorità mondiale».

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