[26/11/2007] Rifiuti

Il ministero dell’ambiente trova 20 milioni per la bonifica del Sin di Piombino

PIOMBINO (Livorno). Dopo la lettera inviata al sindaco di Piombino dal capo di gabinetto del ministero dello Sviluppo economico Zaccardi in cui si profilava un nuovo accordo per l’arrivo dei rifiuti di Bagnoli a Piombino, operazione che sarebbe diventata «parte integrante della più ampia intesa » che contemplerebbe la bonifica del Sin (Sito di interesse nazionale) di Piombinio e la reindustrializzazione delle aree, un’altra notizia fa pensare che la firma dell’accordo sia effettivamente più vicina: si tratta infatti di 20 milioni di euro che il ministero dell’ambiente ha trovato e destinato proprio alla bonifica del Sin piombinese. I soldi in realtà originariamente avevano tutt’altra destinazione.

Il Cipe ha deliberato la riprogrammazione di risorse per 20 milioni di euro del Fondo per le aree sottoutilizzate, assegnate al ministero dell´Ambiente e della tutela del territorio. Il Fondo aree sottoutilizzate (Fas) costituisce dal 2003 lo strumento generale di governo della nuova politica regionale nazionale per la realizzazione di interventi in aree particolari del Paese. Le risorse in questione dovevano essere utilizzate per la realizzazione di progetti di microgenerazione diffusa di energia da fonti rinnovabili. Ma in risposta all’istanza presentata dal ministero in accordo con il dicastero dello sviluppo economico è stato deciso di dare un´altra destinazione al finanziamento, indirizzando lo stanziamento a favore di interventi di riqualificazione ambientale da realizzare nel sito di interesse nazionale di Piombino.

Intanto nel corso del congresso regionale di Legambiente che si è svolta lo scorso week end a Empoli, l’associazione ambientalista ha preso atto della volontà, pure con le annunciate modifiche, di dar luogo all’accordo di programma per trasferire i rifiuti di Bagnoli a Piombino, ribadendo la propria contrarietà all’operazione. «La produzione storica ed annuale di rifiuti o materiali esitati dalle attività produttive della zona – dice Legambiente Toscana - sono ampliamente esuberanti qualsiasi necessità di reimpiego in qualsiasi opera pubblica; le risorse economiche disponibili per le bonifiche dei vari Sin sono assolutamente insufficienti a coprirne le necessità; l’impiego di decine di milioni di euro da destinare al trasporto dei rifiuti, laddove ne esistono in esubero, si caratterizza non solo come un errato utilizzo di risorse economiche, ma anche, di conseguenza, come sottrazione delle stesse alle necessarie opere di bonifica del sito di Bagnoli, come di quello piombinese».

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