[23/11/2007] Rifiuti

Ato 9: meno rifiuti ma anche meno raccolta differenziata

GROSSETO. Il nostro giro tra gli Ato dei rifiuti si sposta oggi in quello più a sud, l’Ato 9 di Grosseto. Secondo i dati forniti per il 2006 dall’Arrr, i rifiuti urbani in provincia di Grosseto sono calati di 5.773,07 tonnellate rispetto alle 175.480 che erano state raccolte nel 2005, ma contemporaneamente cala anche la raccolta differenziata di 2.980,427 tonnellate, passando dalle 48.521,35 del 2005 alle 45.610,93 del 2006. Così, in totale l’Ato non solo non riesce a superare anche nel 2006 quota 30% di raccolta differenziata, ma cala al 28,80%, lo 0,88 in meno rispetto all’anno precedente, un dato che sembra avere un colpevole principale e tanti piccoli complici.

Ognuno dei 220.715 abitanti della provincia di Grosseto produce 768,8 kg. di rifiuti procapite all’anno, 21,kg al giorno, in linea con la media della Toscana, di questi 206 kg sono di raccolta differenziata (0,564 kg procapite al giorno).

Nel 2006 il capoluogo Grosseto ha prodotto 57.091 tonnellate di rifiuti urbani, circa un terzo dell’intera provincia, con un calo di 3.924,91 tonnellate rispetto al 2006, aumenta invece di 912,17 tonnellate la raccolta differenziata. Ogni grossetano produce anno 737 kg procapite, di rifiuti urbani e ne differenzia 208, cifre poco sopra la media Ato, che d’altronde è in gran parte determinata dai buoni risultati di Grosseto, Follonica e Massa Marittima che insieme costituiscono la metà della popolazione provinciale.

A trainare la raccolta differenziata è il capoluogo Grosseto che raggiunge quota 39,67% e scavalca Orbetello che era la reginetta della RD grossetana del 2005, sopra quota 35% anche Follonica con il 37,47% (+ 1,07) e Massa Marittima al 35,65%,unico comune dell’Ato 9 ad usufruire dell’incentivo composter. Solo Montieri (30,96) e Scarlino (30,21) superano ‘asticella del 30%.
Per la raccolta differenziata il segno più lo troviamo davanti a 17 dei 28 comuni della provincia, ma spesso si tratta più di uno stallo sostanziale che di una crescita reale, con cifre intorno allo zero virgola. a performance migliore la fa Monterotondo Marittimo che sale del 5,74%, seguita da Grosseto con un + 4,12%, da Massa Marittima che sale di 4,01 punti sul dato del 2005 e da Castel del Piano a più 3,58.

La parte bassa della classifica conferma le dolenti note dello scorso anno: ultima è Magliano in Toscana che raggiunge appena il 7,29% di RD (- 0,17), preceduta da Pitigliano al 7,62% (- 0,01), da Sorano che raggiunge il 9,03% (+ 0,11) e dall’Isola del Giglio, bloccata al 10,09% (+ 0,07) dopo la buona crescita del 2005 che la aveva schiodata dall’ultimo posto in classifica. Si tratta, ad esclusione del Giglio, di piccoli comuni collinari e comunque sotto i 5.000 abitanti.

Ma tra gli undici comuni dell’Ato 10 che vedono calare la loro raccolta differenziata i problemi sembrano essere soprattutto sulla costa turistica dalla quale non viene una spinta ma addirittura un freno e una caduta verso il basso che si riflette sul risultato finale dell’intera provincia. Se la famosa Capalbio si ferma al 14,29% di RD (-1,40) e l’altrettanto nota Monte Argentario fa ancora peggio raggiungendo un misero 10,64% (+ 1,56) è Orbetello, governata dal Sindaco Altero Matteoli, ex ministro dell’ambiente del governo Berlusconi, a fare un tonfo gigantesco scendendo dal primo posto che occupava nel 2005 con il 40,12% ad un misero 19,90 del 2006, un calo spettacolare del 20,22%, oltre la metà del risultato precedente.

Orbetello è in ottima compagnia, preceduta da un’altra perla del turismo toscano e insignita (insieme a Capalbio e all’Isola del Giglio) delle 5 vele di Legambiente: Castiglione della Pescaia che cala dell’8,34% e scende sotto quota 30 (26,57). Dati che pesano, visto che Orbetello è il terzo centro della provincia per popolazione residente e Monte Argentario il quarto e che i maggiori comuni turistici messi insieme (escludendo la “virtuosa” Follonica) rappresentano il 20% circa della popolazione provinciale, una quota che aumenta molto se si prende in considerazione anche la popolazione turistica, cioè le presenze effettive, dovute al grande afflusso turistico estivo.
Si presenta quindi nell’Ato di Grosseto, come a Livorno per l’Elba, una questione raccolta differenziata per i comuni a vocazione turistica, anche se è chiaro che le soluzioni alcuni comuni costieri riescono a trovarle, altri no e altri abbandonano buone pratiche.

Sul terzo gradino più basso delle peggiori performance della RD troviamo Roccalbenga con un meno 5,32% e poi Scansano a – 2,80. Gli altri 6 comuni con il segno meno davanti calano in maniera spesso impercettibile da percentuali a vote già molto al di sotto della quota 35% che dovrebbero aver già raggiunto.

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