[22/11/2007] Comunicati

Le due Coree cominciano dall’ambiente

LIVORNO. Il Programma ambientale dell’Onu (Unep) e la Corea del Sud hanno firmato oggi un accordo per la creazione di un fondo fiduciario per affrontare i principali problemi ambientali della Repubblica popolare della Corea del Nord. La Corea del Sud contribuirà con 4,4 milioni di dollari a quella che è la prima iniziativa di questo genere tra le due Coree, i finanziamenti saranno investiti nella Corea del Nord per impedire il disboscamento, contrastare la diminuzione della qualità delle acque, per contrastare l’inquinamento atmosferico ed il degrado del territorio e della biodiversità.

I progetti comprendono l’eco-housing, la conservazione e la gestione del bacino del Taedong, l’educazione ambientale, i sistemi integrati di monitoraggio ambientale e le tecnologie per lo sviluppo di energie rinnovabili. «Questa cooperazione multilaterale con l’Unep – ha detto il ministro dell’ambiente sudcoreano Lee Kyoo-Yong (nella foto insieme a Steiner) – è di grande importanza sia per la Corea del Sud e del Nord, è un enorme passo avanti per affrontare le questioni ambientali che stanno interessando la Repubblica Popolare di Corea».

Secondo il direttore generale dell’Unep Achim Steiner: «Questo accordo si baserà sullo sforzo lanciato dalla Repubblica popolare della Corea. Sarà una lunga strada per rafforzare lo spirito di cooperazione tra i due paesi» Negli ultimi 10 anni le foreste nordcoreane sono diminuite a causa dell’aumento della richiesta di legname per il consumo di legna da ardere associato alla siccità ed alle infestazioni di insetti parassiti, ma anche per la crescita della popolazione e la richiesta di nuovi terreni in un panorama agricolo molto arretrato.
Anche l’inquinamento dei corsi d’acqua è diventato un grave problema, in particolare per il fiume Taedong, che attraversa la capitale nordcoreana Pyongyang. La Corea, fallito un sogno nucleare che serviva soprattutto a tenere in piedi il delirio di onnipotenza del pittoresco regime familiar-staliniano, fa sempre più affidamento sul carbone per produrre energia in centrali vetuste, ma anche per le industri e il riscaldamento delle case, creando un grave inquinamento, in particolare a Pyogyang e Hamhung.

Per contrastare questo, il regime di Kim jong-il ha incoraggiato le comunità, i giovani ed i bambini a costruire vivai di alberi e a partecipare al “National Tree Planting Day” che si svolge ogni anno. Intanto Pyongyang ha anche avviato i primi controlli sugli scarichi delle fabbriche applicando il principio “chi inquina paga” ed ha avviato campagne di informazione per far conoscere le pratiche produttive più sostenibili e sulla necessità di risparmiare acqua in un Paese spesso devastato da siccità e inondazioni che hanno ridotto alla fame vaste aree del Paese dopo il 1990. Solo di recente sono state adottate leggi nazionali su foreste, pesca, risorse idriche e inquinamento marino.

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