[21/11/2007] Acqua

Il Tibet si scioglie ma a 300 milioni di contadini cinesi manca l’acqua potabile

LIVORNO. I meteorologi del Tibet sono preoccupati per l’effetto serra che minaccia la grande regione autonoma della Cina: «il riscaldamento climatico ha causato disastri in Tibet come mai prima – ha detto oggi Song Shanyun, direttore dell’ufficio metreologico regionale – ritirata delle nevi eterne e dei ghiacciai, siccità nelle praterie ed estensione dei deserti minacciano l’ecosistema naturale in questa regione. I disastri oggi sono più gravi e frequenti e fanno più vittime e danni».

Song Shanyun ha citato come esempi i casi dell’imponente smottamento di terreno nella prefettura di Nyingchi, nel sud-est del Tibet, una frana di 300 milioni di m3 che ha interrotto un fiume e sepolto 4.000 persone, e l’inondazione della città di Xigaze nel sud del Tibet, che ha colpito più di 60.000 persone e distrutto migliaia di ettari di colture.

L’altopiano del Tibet è considerato uno dei barometri del clima planetario e mostra segni sempre più evidenti di riscaldamento. Secondo uno studio dell’ufficio meteorologico tibetano, la temperatura nella regione si è alzata di 0,3 gradi ogni dieci anni da quando il governo di Pechino registra i dati, si tratta di una crescita dieci volte superiore a quella media registrata nel resto della Cina che sarebbe di 0,4 gradi in un secolo.

Quello passato è stato per il Tibet ha sperimentato il suo terzo inverno “dolce”, con un rialzo medio delle temperature che in alcune zone ha raggiunto i più 9 gradi, mentre negli ultimi trent’anni, secondo dati ufficiali cinesi, si sarebbero fusi 131,4 km2 di ghiacciai. Una sparizione di ghiacci e nevi che minaccia sempre da vicino il più alto monte del mondo, l’Everest o, come lo chiamano in Cina, il Qomolangma.

Probabilmente i problemi del Tibet vengono anche dalle fertili pianure del Paese che lo ha occupato, la Cina, e non solo dall’industria che vomita nell’aria milioni di tonnellate di gas serra, ma anche dalle campagne.
Il governo cinese ha pubblicato ieri un documento nel quale si impegna a lottare contro i problemi ambientali nelle regioni rurali, dove le condizioni dell’ambiente sono «ancora molt difficili».

Secondo l´Amministrazione statale per la protezione dell’ambiente ed altri dipartimenti governativi «I problemi ambientali sono diventati i principali fattori che minacciano la salute e il benessere degli abitanti delle campagne cinesi, impedendo così lo sviluppo economico e sociale sostenibile nelle campagne».

Il documento contiene un impegno a ridurre l’inquinamento ed a migliorare la qualità ambientale delle risorse di acqua potabile entro il 2010: «Garantire la sicurezza dell’acqua potabile è in testa alle priorità di protezione dell’ambiente in Cina» dichiara il documento. Il direttore dell’amministrazione, Zhou Shengxian, ha rivelato che 300 milioni di contadini cinesi non dispongono di acqua potabile, ma si è detto fiducioso che le principali fonti di approvvigionamento dell’acqua in Cina saranno cnformi alle norme nazionali entro il 2008.

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