[21/11/2007] Aria

Quasi 10mila italiani utilizzano il car sharing

LIVORNO. Attualmente in Italia sono 13 le città che hanno attivato il servizio di car sharing (ma altre due sono in procinto di partire), cioè un sistema di mobilità a fruizione individuale che consente a più persone di utilizzare, singolarmente e in momenti diversi della giornata, varie tipologie di veicoli condivisi.

Il bilancio nazionale è stato fatto oggi a Roma nell´ambito del terzo Forum car sharing: in tutto nel nostro Paese sono 9 488 gli abbonamenti, 359 le vetture e 219 i parcheggi dove ritirare e lasciare l´auto. Torino è in testa con 96 veicoli e 59 parcheggi, seguono Milano (50 auto e 32 parcheggi) e Genova (43 auto e 31 parcheggi). Venezia ha il maggior numero di contratti con 2.294. L´obiettivo è di raggiungere 15 mila utilizzatori in tutta Italia entro il febbraio 2009 e per farlo al ministero dell´Ambiente di recente sono arrivati 10 milioni di euro per il potenziamento del servizio.

Il forum sul car sharing è stata anche l’occasione per precisare la posizione del ministero dell’ambiente sull’eventuale prolungamento degli ecoincentivi legati alla rottamazione auto: «Qualunque iniziativa deve dimostrare la capacità effettiva di riduzione dello smog e dei gas serra – ha detto Alfonso Pecoraro Scanio- Il ministero dell´Ambiente non ha mai proposto la rottamazione e se ci saranno proposte da altri ministeri si dovrà dimostrare l´effettiva riduzione dell´inquinamento». Pecoraro ha poi ricordato, tra le iniziative, la lettera scritta al premier Prodi e al ministro dell´Economia Padoa-Schioppa, per ripristinare i mille treni per i pendolari, e ha posto l´accento sulla necessità della mobilità sostenibile attraverso il potenziamento del trasporto pubblico.

Intanto una buona notizia sul fronte antismog è arrivata da Milano, dove il Tar della Lombardia ha respinto il ricorso contro le due delibere della Giunta Comunale di Milano e l´ordinanza del sindaco Moratti che prevedono l´applicazione, a partire da gennaio, di un ticket per chi entra nel centro della città con un´auto euro 1 e 2. Nel ricorso, presentato dal direttore dell´Osservatorio di Milano, Massimo Todisco, si richiedeva la sospensiva del funzionamento delle telecamere posizionate nei 41 varchi di accesso alla città, e il blocco della sperimentazione relativa al provvedimento.
Nella sua ordinanza il Tar spiega in sintesi di non aver accolto la richiesta di sospensiva perché non esistono ancora eventuali danni per i cittadini, ma avverte che il Comune, qualora il ricorso venisse in futuro accolto nel merito, dovrà risarcire i cittadini dei «danni economici connessi al pagamento del ticket».
Sarebbe interessante capire a questo punto come verranno (verrebbero) calcolati questi eventuali danni economici sopportati dai cittadini, e se per esempio saranno (sarebbero) calcolati anche i vantaggi economici derivati per esempio dalla riduzione delle malattie polmonari conseguenti al maggiore utilizzo di mezzi pubblici e alla riduzione del traffico veicolare e dello smog.

Torna all'archivio