[20/11/2007] Trasporti

Treni pendolari e tagli in Finanziaria: caro governo ti scrivo

FIRENZE. L’assessore regionale ai trasporti della Toscana, Riccardo Conti (Nella foto), ha inviato una lettera al ministro dei trasporti Bianchi per sottolineare «l’allarme suscitato dall’incredibile taglio nella finanziaria 2008 dei 350 milioni, peraltro già erogati con la finanziaria 2007, destinati al trasferimento alle regioni per finanziare i servizi ferroviari locali». Conti ha scritto anche ai parlamentari toscani perché si attivino con il governo prontamente perché treni e finanziamenti vengano mantenuti anche il prossimo anno.

«Ci stiamo dando da fare perché quelle risorse vengano mantenute e i pendolari continuino a vedere garantito un servizio per loro fondamentale, senza costi aggiuntivi - ha detto Conti – Telefonerò anche al ministro Chiti, che so molto sensibile alla questione, perché anche lui intervenga a scongiurare quello che sarebbe sicuramente un grave problema». Conti sta collaborando con le altre regioni per concordare linee di azione comuni, «Nella logica che ognuno deve fare la propria parte, la Toscana la sua la sta facendo ampiamente. Auspico a questo punto che il Governo faccia altrettanto e magari premi chi ha già fatto tanto in questa direzione».

Dal 2000 la Toscana cofinanzia l’acquisto di treni e ha potenziato i servizi: dal 2002 ha finanziato con 65 milioni di euro di risorse regionali, l’acquisto di 20 Minuetto, 10 Vivalto, 24 locomotive, 44 automotrici, 192 vetture, dal 2005, stanzia altri 30 milioni di euro all’anno per pagare servizi aggiuntivi, come il Memorario.

«Il nostro impegno – dice l’assessore - non toglie che nei mesi di ottobre e novembre i dati di puntualità siano nuovamente peggiorati dopo quasi un anno di moderata tranquillità, come gli stessi cittadini ci hanno evidenziato con un raddoppiato numero di reclami. Questo ci preoccupa, soprattutto ora che sta per partire Memorario anche su Faentina e Aretina. La nostra preoccupazione ci ha fatto richiedere a Trenitalia immediate verifiche per assicurare gli interventi necessari a riportare la qualità del servizio almeno ai livelli raggiunti fino a pochi mesi fa».

Anche il ministro dell’ambiente Pecoraro Scanio scrive per chiedere che venga reintrodotta la copertura per l’acquisto di 1000 nuovi treni per i pendolari, ma la lettera è indirizzata direttamente a Prodi. «Si tratta di una scelta fondamentale per la modernizzazione dell’Italia, per altro già annunciata dal Governo - sottolinea Pecoraro Scanio - ed indispensabile sia per incentivare la mobilità sostenibile che per offrire ai cittadini una maggiore qualità di viaggio. Il taglio di questi mille treni sarebbe un danno enorme per l’ambiente, per il clima, per la mobilità sostenibile e per milioni di viaggiatori. L’acquisto dei nuovi treni ed il potenziamento delle tratte usate dai pendolari sono priorità infrastrutturali ed ambientali su cui un Paese moderno deve investire per migliorare l’efficienza del trasporto sostenibile. Sono sicuro che questa importante richiesta sarà accolta dal Governo, nell’interesse di cittadini e del Paese».

Intanto, mentre è scoppiata la bomba mediatica lanciata da Legambiente con la notizia che i mille treni dei pendolari sono a rischio, da Bruxelles arrivano i soldi per la Tav sulla quale non è destinato a salire nemmeno un pendolare. Due diverse concezioni della modernizzazione sembrano nuovamente confrontarsi, da una parte la velocità per merci (l’alta capacità ferroviaria della Val di Susa) e i passeggeri dei comodi Tgv, dall’altra la mobilità delle persone, tante, quotidiane, disagiate e in carne ed ossa.

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