[15/11/2007] Energia

La Cina assicura: «Tutto a posto alla diga delle Tre Gole»

LIVORNO. Il governo cinese si è affidato a Wang Xiaofeng, direttore dell’ufficio del Comitato del Progetto delle Tre Gole al Consiglio degli affari di Stato della Cina, per rintuzzare le critiche e le preoccupazioni che arrivano da tutto il mondo per gli impatti negativi sull’ambiente e la popolazione della più grande diga del mondo. Secondo quanto ha dichiarato Wang Xiaofeng all’agenzia ufficiale cinese Xinhua la situazione non sarebbe grave: «I problemi, come lo scivolamento del terreno, gli insabbiamenti e lo sviluppo di alghe, non sono più importanti di quel che era stato previsto nel rapporto di fattibilità nel 1991, e sotto certi aspetti, sono meno gravi del previsto».

Viene ammesso che esiste una fioritura di alghe «ma in maniera temporanea ed in alcuni affluenti». Ma che qualcosa di molto grosso è stato fatto per impedire effetti devastanti lo sottolinea lo stesso alto funzionario dando i numeri degli interventi che si sono resi necessari: «La ricollocazione di 1.570 imprese e il rialloggiamento di 190 mila abitanti del bacino hanno dato luogo ad un netto abbassamento in materia di emissioni inquinanti».

La diga delle Tre gole è stata iniziata nel 1994 tra proteste ed opposizioni che non hanno scalfito la volontà del governo di Pechino che conta di terminare definitivamente l’opera colossale prima del 2009. Ma i danni all’ambiente sono innegabili, anche se per Wang a«i problemi esistevano da molto tempo prima del progetto della diga» e che questi «saranno dominati con misure efficaci».

Non sarebbe stato riscontrato nessun segno di “terremoto” causato dal grandissimo invaso della diga: «La frequenza e l’intensità dei sismi restano simili al periodo prima della costruzione dello sbarramento, e non pongono alcuna minaccia per il momento». Wang ha assicurato una vigilanza costante e misure preventive per controllare danneggiamenti e rischi, ma ha definito la protezione ambientale «un lungo cammino da percorrere». Anche perché i controlli della più grande opera cinese dopo la Grande Muraglia sono affidati soprattutto alle autorità locali, incaricate di sorvegliare i cambiamenti ambientali ed ecologici, di ripulire rifiuti, alghe ed erbe presenti nell’invaso, di ispezionare le 14 stazioni di trattamento delle acque ad uso umano.

Sono stati avviati anche 7 progetti pilota per tentare di trovare I metodi migliori per salvaguardare l’ecologia locale sconvolta, quando non cancellata, dalle acque della diga delle Tre Gole. E nonostante le alluvioni (e le devastanti siccità) che hanno colpito la Cina negli ultimi mesi per Wang «i rischi di inondazione non possono essere controllati senza un bacino di grande capacità sul medio corso dello Yangtze».

Secondo la China Three Gorges Project Corporation (Ctgpc)che ha costruito lo sbarramento, al test dello scorso agosto, la diga conteneva 6,8 miliardi di metri cubi d’acqua, e «avrebbe così permesso di moltiplicare per 5 il volume di carico, che è passato da 10 a 50 milioni in un anno, approfondendo ed allargando la via navale per i cargo naviganti sui fiumi interni e il lago. La gigantesca diga dovrebbe fornire anche energia pulita alla metà della Cina. «Dall’inizio di novembre – assicura la Ctgpc - ha prodotto 200 miliardi di kWh di elettricità, economizzando 120 milioni di tonnellate di carbone e riducendo di 240 milioni di tonnellate le emissioni di CO2».

Torna all'archivio