[14/11/2007] Comunicati

Loki fotografa e classifica lo zooplancton in diretta

LIVORNO. Gli stadi giovanili di molte specie di pesci sopravvivono e crescono cibandosi di zooplancton, piccolissimi organismi le cui dimensioni variano da 0,2 a 50 millimetri e che a loro volta si nutrono di alghe microscopiche. Quindi studiare la popolazione di plancton e capire se é ricca e sana oppure sta subendo cali e rarefazioni dovute a cause climatiche e antropiche, costituisce un elemento essenziale per conoscere come funziona questa parte fondamentale della catena alimentare marina, vitale per la salute degli stock ittici e per le attività di pesca. Da oggi lo studio dei più piccoli sembra diventato molto più semplice con un nuovo strumento realizzato da un’équipe di scienziati tedeschi dell´Istituto Alfred Wegener Institut für Polarund Meeresforschung e della società iSiTEC, con il contributo di finanziamenti europei.

Il dispositivo ottico e di calcolo e classificazione, in grado di riconoscere e calcolare il numero di piccoli organismi della dimensione di 0,2 millimetri, si chiama Lightframe Onsight Key species Investigation (nella foto), abbreviato con l’acronimo “Loki” che, forse non a caso, nella mitologia nordica è il nome del dio dell’astuzia, dell’invenzione tecnica ma anche un diabolico ingannatore. Secondo Hans-Jürgen Hirche, coordinatore del progetto all´Istituto Alfred Wegener «Con questo dispositivo è possibile studiare per la prima volta la distribuzione dello zooplancton in relazione diretta con i parametri ambientali».

L’apparecchiatura scientifica potrebbe infatti cambiare radicalmente le non semplici modalità di studio del plancton e sulla relazione tra i suoi livelli di densità e presenza e i fattori ambientali. Finora il plancton veniva pescato in mare con reti speciali e i campioni venivano poi analizzati in laboratorio, con un processo molto lungo e quindi costoso, ora grazie a Loki i ricercatori potranno studiare il plancton direttamente in acqua. I primi esperimenti, realizzati in un fiordo svedese e nel corso di una spedizione nell´Artico, hanno avuto esiti positivi.

La camera digitale ad alta risoluzione del dispositivo consente di registrare continuamente la biodiversità dello zooplancton marino, intanto le altre apparecchiature collegate raccolgono dati su salinità, temperatura e concentrazione algale nelle acque circostanti ed un software apposito permette la veloce classificazione delle specie incontrate e la gestione dei dati. Loki può essere semplicemente trascinato nell´acqua fissandolo alla poppa dell’imbarcazioni di ricerca, oppure può essere adattato per lo studio di campioni in laboratorio.

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