[12/11/2007] Urbanistica

Unaltracittà/Unaltromondo sulla ´vertenza toscana´

FIRENZE. La seconda assemblea delle oltre 160 realtà che costituiscono la Rete Toscana dei Comitati in Difesa del Territorio si è tenuta sabato scorso a Firenze. Un´assemblea ricca e partecipata, presieduta da Alberto Asor Rosa, nel corso della quale si è ribadito il ruolo della Rete come movimento di base e struttura di servizio avente una funzione politico-culturale.
L´ampio dibattito si è concluso con l´approvazione all´unanimità di un documento chiamato ´Vertenza Toscana´ che individua emergenze territoriali riguardanti la cementificazione del territorio e il consumo di suolo; scelte infrastrutturali altamente impattanti la cui necessità non è stata verificata (sottoattraversamento Tav di Firenze, aeroporti, autostrade dei Due mari, Lucca-Modena, Corridoio Tirrenico ecc); uso insistito da parte della Regione Toscana della Legge obiettivo di matrice berlusconiana; mancanza di pianificazione sui temi dell´energia, della gestione dei rifiuti e delle attività estrattive.

Il documento sottolinea anche che il PIT regionale, che pure presenta indirizzi condivisibili, non assicura che i suoi obiettivi siano recepiti nei piani dei comuni e tradotti in politiche efficaci. Infine si rileva come la partecipazione che la Regione Toscana sostiene di voler incentivare con apposita e molto discussa legge non è attualmente favorita, mentre potrebbe esserlo anche con la legislazione vigente facendo, ad esempio, partecipare le organizzazioni dei cittadini alle varie Conferenze di Servizi, ovvero quei luoghi dove vengono prese le vere decisioni bypassando i consigli elettivi, come anche nell´iter delle opere soggette a valutazioni ambientali.

L´assemblea sempre all´unanimità ha approvato anche tre mozioni specifiche. La prima a favore della Strategia Rifiuti Zero contro ogni nuovo impianto di incenerimento; la seconda a favore della messa in sicurezza della Statale Aurelia e contro il cosiddetto Corridoio Tirrenico; la terza contro il potenziamento dell´aeroporto di Ampugnano a Siena.

L´assemblea ha dunque dichiarato formalmente aperta la vertenza con la Regione Toscana sui problemi dell´ambiente, del territorio, della gestione dei beni culturali e più in generale sulle forme e le modalità con cui la Regione dovrà affrontare le scelte future. In un momento in cui le pubbliche amministrazioni hanno del territorio una visione meramente connessa allo sviluppo economico, la Rete toscana sta sperimentando una modalità di lavoro che connette l´attività dei comitati territoriali con le competenze di studiosi e professionisti, costruendo un nuovo modello di partecipazione dal basso che definisce il territorio come un bene comune da salvaguardare e proteggere dalle speculazioni sviluppiste a cui è sottoposto attualmente. Il confronto con la giunta Martini si è aperto. Sta ora alla politica rispondere dimostrando di non essere sorda e autoreferenziale.

*capogruppo di Unaltracittà/Unaltromondo

Torna all'archivio