[09/11/2007] Energia

The e zucchero per produrre energia pulita

LIVORNO. Secondo il Programma Onu per l’ambiente (Unep), le tazze di the saranno sempre più verdi e forniranno elettricità nell’Africa orientale, ma anche lo zucchero che rende più dolce il the servirà a produrre elettricità nei villaggi rurali. Si tratta due progetti finanziati dal Global Environment Facility (Gef) basati sul successo che ha già avuto la cogenerazione nell’isola di Mauritius dove il 40% dei bisogni di elettricità del Paese sono soddisfatti dai rifiuti prodotti dall’industria dello zucchero.

Le due iniziative pioniere vedono l’Unep come organizzatore, la Banca africana per lo sviluppo come corealizzatrice insieme al Gef. Il progetto avrà un valore totale di circa 100 milioni di dollari, e coinvolge direttamente la East African Tea Trade Association e l’Energy, Environment and Development Network for Africa. «Il the è buono per la salute, adesso diventa migliore per l’ambiente – dice il direttore esecutivo dell’Unep, Achim Steiner - La decisione presa da alcuni Paesi dell’Africa orientale di istituire la convenzione sul potere di acquisto, dei contratti che permettono ai produttori di elettricità rinnovabile di rivendere i loro surplus di elettricità, ha aperto nuove opportunità per la produzione di una energia rinnovabile meno inquinante».

Secondo Monique Barbut, presidente del Global Environment Facility, questo nuovo partenariato tra Gef ed Unep è un esempio concreto della maniera nella quale lo sviluppo sostenibile può funzionare, con un buon quadro ambientale: «questi due nuovi progetti dell’Unep dimostrano i numerosi vantaggi che lo sviluppo sostenibile può apportare alle zone rurali, offrendo vantaggi sociali, economici ed ambientali che aiutano localmente e globalmente».

I due nuovi progetti offrono la possibilità di sviluppare nuove forme di energia “indigene” che aiuteranno a combattere la povertà ed a ridurre la dipendenza dai combustibili fossili delle comunità rurali, contribuendo alla riduzione dei gas serra. “Greening the Tea industry” è un’iniziativa legata all’energia idroelettrica e riguarderà più di 8 milioni di persone nell’industria del the, una delle principali fonti di valuta straniera dell’Africa orientale ed australe. L’obiettivo iniziale è di 10MW di idroelettrico su piccolo scala, ma il progetto a lungo termine dovrà raggiungere 82MW di capacità in piccole centrali idroelettriche in Burundi, Kenya, Malawi, Mozambico, Rwanda, Tanzanie, Uganda e Zambia che hanno già aderito all’iniziativa.

Oltre alla riduzione di gas serra, l´energia idroelettrica permetterà di ridurre i costi dell´energia, di migliorare l’industria africana del the a scala mondiale, ed aiutare a diffondere l’elettricità nelle comunità rurali, inoltre fornirà posti di lavoro per la realizzazione, funzionamento e manutenzione delle piccole centrali idroelettriche. “Cogeneration for Africa” é un progetto senza precedenti per stimolare la cogenerazione, l’utilizzo di rifiuti agricoli per la produzione di energia, che riguarderà circa 10 milioni di coltivatori di zucchero e le loro famiglie in Kenya, Etiopia, Malawi, Uganda, Sudan, Tanzania e Swaziland.

L’iniziativa permetterà la produzione di 60 MW di energia meno inquinante nella fase iniziale e preparerà il terreno per l’installazione di una capacità di cogenerazione di oltre 200 MW nell’Africa orientale ed australe. Basandosi sui combustibili rinnovabili disponibili a buon mercato e disponibile localmente come lo zucchero e gli scarti dell’industria del legno, le unità di cogenerazione ridurranno i gas serra e diminuiranno i costi dell’energia per le aree agroalimentari e delle industrie forestali. Questo potrà ugualmente migliorare la competitività dei prodotti agricoli e forestali nella regione, favorendo gli investimenti e permettendo l’elettrificazione di villaggi rurali.

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