[07/11/2007] Trasporti

E Firenze abolisce gli sconti-parcheggio ai lavoratori per incentivare l´uso dei bus

FIRENZE. La Commissione ambiente e mobilità di Palazzo Vecchio cerca di spiegare gli intenti dell’abolizione della Carta lavoro che ha suscitato numerose polemiche, chiamando ad assunzione di responsabilità proprio i mobility manager: «Proporremo un incontro in commissione mobilità con i mobility manager e le rappresentanze sindacali delle aziende di Firenze Nova i cui dipendenti hanno sottoscritto le richieste di ripristino della Carta lavoro» dichiarano il presidente della commissione Gregorio Malavolti e il consigliere e membro della commissione Luca Pettini.

«La graduale abolizione della carta lavoro corrisponde alla necessità di agevolare il trasporto pubblico, diminuire il traffico privato e rendere il traffico in città più fluido tutelando là dove ci sono problemi di sosta, prioritariamente i residenti. L’obiettivo del provvedimento non è quello di aumentare i costi a carico dei cittadini, anzi di diminuire i costi degli spostamenti attraverso l´utilizzo del mezzo pubblico: per i lavoratori gli abbonamenti al mezzo pubblico costano 20 euro al mese, molto meno di un pieno di benzina».

Malavolti e Pettini spiegano come cercheranno di venire incontro a tutte le esigenze dei lavoratori rilanciando però con determinazione il mezzo pubblico «attraverso il potenziamento del servizio ferroviario metropolitano con l´introduzione del memorario anche per la zona est, l´istituzione di corsie riservate al mezzo pubblico nonché anche il potenziamento delle piste ciclabili. Del resto molte di queste misure fanno anche parte dell´accordo firmato con le organizzazioni sindacali di Ataf.

«Crediamo che sia possibile individuare aggiustamenti ai servizi di trasporto pubblico (per esempio, anche su richiesta della commissione verrà istituita a breve una navetta dalla Stazione di Rifredi al Polo Scientifico di Sesto, con frequenza di 10 minuti, che fermerà anche davanti all´ingresso del Nuovo Pignone) e per questo proponiamo di invitare in commissione i mobility manager».

«Riteniamo infatti - sottolineano i due consiglieri - che le aziende debbano farsi carico dell´impatto che la mobilità dei loro dipendenti ha sul traffico e quindi sulla qualità della vita della collettività. In quest´ottica una collaborazione tra aziende, organizzazioni sindacali e amministrazione è utile e necessaria. Rispetto alla carta lavoro - concludono Malavolti e Pettini - ricordiamo che già oggi sono previste esenzioni per coloro che hanno orari di lavoro non compatibili con l´utilizzo del mezzo pubblico».

Torna all'archivio