[31/10/2007] Rifiuti

Autorizzazioni integrali ambientali, Garufo: «Proroga tardiva»

LIVORNO. Province, Regioni ma anche lo Stato, competente per alcuni tra gli impianti più importanti del Paese, avranno tempo fino al 30 marzo 2008 per rilasciare le Autorizzazioni integrali ambientali. Lo stabilisce il decreto legge proposto d’urgenza dal ministro dell’ambiente Alfonso Pecoraro Scanio, che è stato approvato dal Consiglio dei ministri di ieri. Proprio ieri infatti scadeva l’iniziale termine previsto per il rilascio delle autorizzazioni dall’articolo 18 del decreto legislativo 59/2005. Una proroga significativa, perché interessa migliaia di impianti relativi ad attività che vanno dal settore elettrico a quello chimico, ma anche rifiuti, raffinerie, lavorazione di metalli, minerali, plastica, vetro, ceramica…

Rocco Garufo (Nella foto), assessore all’ambiente della Provincia di Livorno, giudica la proroga come un provvedimento utile anche se piuttosto tardivo: «Per noi questa proroga arriva un po’ tardino, perché avevamo ormai completato tutti gli iter autorizzativi e oggi saremmo stati in grado di rilasciare le autorizzazioni. Ovviamente parlo in questo caso a nome della Provincia di Livorno, ma anche per quanto riguarda la Toscana posso dire che la situazione era più o meno la stessa in tutte le province. Probabilmente non sarà così in tutta Italia e quindi hanno deciso di prorogare, certo se lo avessero stabilito non l’ultimo giorno avremmo potuto lavorare con minore fretta e con più attenzione…».

« Il lavoro è stato enorme – prosegue l’assessore all’ambiente - con l’Aia infatti non si tratta solo di prendere le vecchie autorizzazioni settoriali che avevano fatto tutti gli impianti. Abbiamo dovuto realizzare una vera autorizzazione unica totalmente nuova, integrando tutte le matrici di emissioni di inquinamento. Lo sforzo è stato enorme da parte dei vari uffici provinciali, ma anche da parte delle aziende è stata necessaria molta attenzione per rispondere ed esaudire le varie prescrizioni e integrazioni richieste. Del resto tutti sono consapevoli che si tratta di un ulteriore passo verso un maggior rispetto dell’ambiente e della tutela della salute pubblica».

In realtà in molti casi ad essere indietro con le autorizzazioni era proprio il ministero dell’ambiente:
«Le autorizzazioni integrate ambientali che deve rilasciare la Provincia di Livorno sono una trentina – spiega ancora Rocco Garufo - perché la Regione Toscana ha delegato alle singole province anche quelle che erano di sua competenza. Se queste 30 erano quindi in via di rilascio e manca solo la stesura formale degli atti, le 6 autorizzazioni che competevano al ministero erano invece in alto mare e si tratta ovviamente degli impianti più grossi, come la raffineria di Livorno, gli impianti della Lucchini e quelli della Solvay».

Nel decreto approvato ieri, comunque, è prevista una disposizione che tutela le imprese da ritardi e inadempienze della pubblica amministrazione: se questa ancora una volta non sarà puntuale nel rilasciare l’autorizzazione, l’attività d’impresa potrà continua a lavorare in attesa della pronuncia da parte dell’ente.

Torna all'archivio