[29/10/2007] Parchi

2008 anno delle rane per salvare gli anfibi del mondo

LIVORNO. La terra è sull’orlo della più grande estinzione di massa dopo la scomparsa dei dinosauri, uno dei segnali che lo attestano è che tra un terzo e la metà delle 6.000 specie di anfibi del pianeta, rane, rospi, salamandre, tritoni e apodi (cecilie), sono a rischio di estinzione. Per affrontare ed attenuare questa crisi, alcuni tra i più importanti leader del mondo della conservazione si sono incontrati per dar vita alla “Amphibian Ark” ed hanno indicato il 2008 come “The Year of the Frog” l’anno delle rane, nella speranza di riuscire ad aumentare la consapevolezza di un fenomeno planetario e di trovare i finanziamenti necessari per far fronte ad una crisi biologica senza precedenti per gli anfibi.

L’Arca degli anfibi (AArk) è una joint partnership, realizzata per raggiungere gli obiettivi principali contenuti nell’Amphibians conservation action plan (Acap), formata da tre partner principali: Iucn/Sssc Conservation breeding specialist group (CBsg), Iucn/Ssc Amphibian specialist group (Asg), World association of zoos and aquariums (Waza). Aark vuole sviluppare e promuovere, a breve termine, la guida per la gestione degli anfibi in cattività, per rendere così possibile la sopravvivenza a lungo termine di specie che attualmente non godono di un adeguato livello di protezione in natura. La gestione e l’allevamento di anfibi in cattività è una delle componenti essenziali dell’Acap per integrare lo sforzo di protezione e conservazione degli anfibi in natura, tentando così di prendere tempo prezioso per mitigare il tasso e la velocità di estinzione di specie che altrimenti si estinguerebbero.

AArk sosterà la priorità di salvare le specie degli anfibi attraverso azioni di “protective custody” rinforzando la biosicurezza di zoo, acquari, giardini botanici, centri di ricerca ed altri impianti ed istituzioni che in tutto il mondo salvaguardano e custodiscono questi delicatissimi animali che sono uno degli indicatori più importanti della qualità ambientale. Gli anfibi salvati verranno rilasciati nel loro ambiente originario quando le minacce che hanno originato i pericoli di estinzione (distruzione di habitat, malattie, introduzione di specie aliene, effetti dei cambiamenti climatici) saranno sotto controllo.

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