[26/10/2007] Comunicati

Finanziaria 2008: «Servono modifiche per un patrimonio forestale veramente pro-kyoto»

ROMA. L’Italia potrebbe evitare di pagare un miliardo di euro per Kyoto se sfruttasse appieno il potenziale di assorbimento del suo patrimonio forestale, anche in vista dell’imminente inizio del periodo di riferimento ufficiale del Protocollo di Kyoto (2008-2012).

A questo proposito il Gruppo di Lavoro “Agricoltura e Foreste” (AeF) del Kyoto Club ha analizzato la bozza di testo contenuta nell’attuale articolo 45 della Legge Finanziaria 2008, in discussione in questi giorni in Parlamento, che mira proprio a valorizzare le attività forestali nell’ambito dell’applicazione del Protocollo di Kyoto nel nostro Paese.

Il Gruppo di Lavoro del Kyoto Club, dopo un’attenta analisi, vuole evidenziare alcuni aspetti dell’attuale bozza di testo che necessiterebbero di una revisione.

In particolare, si ritiene che le attività forestali individuate e promosse nella Finanziaria dovranno necessariamente essere attuate nell’ottica del Piano Nazionale di Riduzione delle Emissioni di Gas Serra (delibera CIPE 123/2002) proprio per dare la giusta continuità e visione strategica sull’argomento.

Inoltre, per quanto riguarda gli strumenti necessari ad adempiere agli obblighi di rilevazione, reporting e certificazione, è fondamentale che le risorse necessarie per il completamento dell’Inventario Nazionale delle Foreste e del Carbonio e le attività inerenti il Registro dei Serbatoi di Carbonio Forestali siano individuate in maniera adeguata agli scopi e agli obiettivi prefissati.

Infine, c’è bisogno di uno specifico riferimento normativo che classifichi come “gestite” le foreste italiane a livello nazionale, sulla base di quanto richiesto dagli organismi internazionali (UNFCCC e IPCC).

Sulla base di quanto sopra esposto, il Kyoto Club presenta una proposta operativa con l’obiettivo di giungere ad un testo finale per l’articolo 45, in linea con quanto richiesto dal Protocollo di Kyoto e, soprattutto, con gli obiettivi che l’Italia si è data nell’ambito del piano Nazionale di Riduzione delle Emissioni di Gas Serra.

Il testo “ottimale” per l’articolo 45 realizzato dal Gruppo di Lavoro AeF del Kyoto Club (in allegato) contiene le indicazioni già presenti nell’attuale versione dell’articolo e le integra, allo scopo di ottenere il massimo potenziale di assorbimento di CO2 dal sistema forestale nazionale, senza costi aggiuntivi e permettendo così un risparmio di oltre 1 miliardo di euro nel momento in cui l’Italia dovrà presentare il bilancio delle emissioni alla fine del 2012.

Senza le dovute correzioni al testo, attualmente in circolazione, l’Italia non potrà contabilizzare l’ammontare della CO2 rimossa dall’atmosfera e immagazzinata nella biomassa e suolo forestali derivante dal proprio patrimonio boschivo e dovrà, quindi, rivolgersi al mercato per l’acquisto di relativi crediti di carbonio (per un valore appunto di oltre 1 miliardo di euro), provenienti magari da progetti di dubbia sostenibilità ambientale.

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