[15/03/2006] Rifiuti

Nel piano nazionale delle bonifiche anche le colline metallifere?

GROSSETO. L´intero comprensorio delle colline metallifere all´interno del piano nazionale di bonifica dei siti inquinati. potrebbe essere questo l´indirizzo verso cui andaranno al Provincia di Grosseto e i comuni interessati, che lunedì scorso hanno partecipato all´incontro tra Regione Toscana e i rappresentanti di Syndial Spa, auspicato come «preludio a novità importanti rispetto a bonifiche minerarie, destinazione del patrimonio immobiliare industriale e riutilizzo delle acque di miniera».

Lio Scheggi, presidente della Provincia, Maurizio Bizzarri, sindaco di Scarlino, Giorgio Frequenti (Monterotondo Marittimo),
Alessandro Fabbrizzi (Gavorrano),
Claudio Saragosa (Follonica), Lidia Bai (Massa Marittima) e Marcello Giuntini (Montieri) hanno annunciato che nei prossimi giorni inizieranno le verifiche puntuali sui singoli siti, per arrivare entro metà maggio alla definizione di un quadro organico, indispensabile per un accordo di programma tra Comuni, Provincia, Regione e Sindyal.

Sull’ipotesi di riutilizzo delle acque di miniera – tenuto conto della dimensione e della complessità del problema – è stato concordato dagli enti locali coinvolti uno specifico percorso di approfondimento per avere in tempi rapidi un programma di messa in sicurezza idrogeologica delle zone interessate.

Questo comporterà anche la messa a punto di un’ipotesi progettuale per lo sfruttamento, almeno a fini industriali, delle acque provenienti dalle gallerie di drenaggio delle ex miniere di Niccioleta, Montieri, Boccheggiano e Gavorrano, che sono state calcolate in 20 milioni di metri cubi all’anno, con una potenzialità di 550 litri/secondo.
Infine, nel confronto con Sindyal Spa, è stato affrontata la questione del passaggio di proprietà dell’impianto di cogenerazione di Scarlino.

«Dalle scarse notizie disponibili – si legge nella nota degli enti locali - l’aggiudicatario della gara bandita da Sindyal Spa sta ancora facendo le proprie verifiche propedeutiche alla sottoscrizione del contratto. Motivo per cui Sindyal Spa ha ancora rinviato la messa a disposizione di informazioni esaustive.
Resta pertanto un’incertezza di fondo sull’esito di questa vicenda, che investe lo stesso perfezionamento della vendita dell’impianto, così come i contenuti del progetto industriale, ma anche la presa in carico delle bonifiche e la determinazione dei loro costi».

«L’impressione netta - concludono i 6 sindaci e il presidente della Provincia - è che Sindyal Spa punti a disfarsi il prima possibile del sito industriale, senza preoccuparsi delle ricadute che questo potrebbe avere in futuro».

Con l’obiettivo di concordare le prossime iniziative da intraprendere in relazione alle questioni sul tavolo, nei prossimi giorni Provincia di Grosseto e Comune di Scarlino incontreranno i lavoratori e le loro rappresentanze sindacali.

(nella foto il paese di Montieri)

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