[15/03/2006] Rifiuti

Traffico di rifiuti, arrestato a Bari il segretario di Rifondazione comunista

BARI. Non si è ancora spenta l’eco dell’operazione Marechiaro, eseguita nei giorni scorsi dalla Procura di Lanciano (Chieti), che i rifiuti tornano ad essere motivo di indagini giudiziarie. Teatro delle operazioni ancora il sud e ancora una regione adriatica, la Puglia. I carabinieri del Noe di Bari, infatti, hanno eseguito stamani 13 ordinanze di custodia cautelare emesse dalla Procura di Trani. Le accuse sono associazione a delinquere, associazione finalizzata al traffico illecito di rifiuti, inquinamento e adulterazione della falda acquifera.

Fra gli arrestati eccellenti, anche il segretario provinciale barese di Rifondazione comunista, Raffaele Crivelli, già sindaco di Altamura e fra l’altro candidato alla Camera (si è subito autosospeso dal partito in una lettera inviata al segretario regionale), oggi dirigente della Tradeco, società che gestisce rifiuti e guidata da Carlo Dante Columella, principale azionista della società Cobema che gestiva la discarica di Canosa di Puglia.

Il traffico di rifiuti, secondo quanto si è appreso, riguarderebbe scarti provenienti da varie parti d’Italia. L’operazione che ha portato agli arresti ha avuto una prima fase il 6 marzo scorso col sequestro dei carabinieri del Noe della discarica di Canosa, dove sarebbe stato accertato lo sversamento di rifiuti per 400 mila metri cubi, circa il doppio rispetto alla capienza. Inoltre sarebbero state riscontrate alterazioni dell’impianto al sistema di rilevazione dell’inquinamento della falda acquifera: erano stati cioè fatti sparire, secondo la Procura, i pozzi di monitoraggio della falda, perché dai prelievi di routine sarebbe emerso che essa era stata gravemente inquinata, e ne erano stati creati altri che non pescavano nella falda e non davano quindi risultati negativi.

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