[22/10/2007] Parchi

Meloria e dintorni

PISA. Sembrava la volta buona ma non lo è stata. Il parere della Conferenza Sato-Regioni sulla istituzione della riserva marina Secche della Meloria è stato, infatti, ancora una volta rinviato. Dei rinvii e delle interminabili pause di riflessione si è perso ormai il conto ma non per questo possiamo far finta di niente. Mi chiedo se qualcuno di quelli che girano con le forbici affilatissime per tagliare di tutto e di più in nome della lotta agli sprechi, ha fatto un conto anche sommario di quanto ‘costa’ –sì, anche i rinvii hanno un costo non solo politico- questa manfrina. Magari nel frattempo potrebbe chiedersi se le commissioni di riserva previste nel decreto della Meloria come negli altri e che sono chiaramente un doppione degli organi di gestione dell’area protetta, non sarebbe il caso di tagliarle visto che la legge parla chiaramente della necessità di evitare qualsiasi duplicazione di organi nella gestione amministrativa.
Mentre si infittiscono quindi gli appelli preoccupati di vari organismi internazionali e non solo comunitari a mettere finalmente mano ad una politica seria di tutela del mare e delle coste, noi rinviamo. Devo dire che trovo anche per questo strano che dopo l’approvazione del piano da parte del Parco nazionale dell’Arcipelago toscano sulla perimetrazione a mare sia calato il silenzio. E sarebbe ancor più strano e allarmante se ciò dipendesse da una scelta ossia rimettere al ministero la decisione. La perimetrazione del parco –perché di questo si tratta - è prerogativa preminente dell’ente che dopo cinque anni di castigo farebbe bene a non abdicare a nessuno dei suoi compiti specie se sono tanto importanti. Leggo che in Liguria si sta lavorando per riunificare a Portofino la gestione a terra e a mare dopo anni di divisione imposta cervelloticamente dal ministero. Ecco – visto che siamo insieme nel Santuario dei cetacei - perché non ci diamo anche noi una mossa?

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