[15/03/2006] Urbanistica

Anche le opere militari devono rispettare i vincoli paesistici e dei parchi

ROMA – La decisione n. 6312 del 10 novembre 2005 della IV sezione del Consiglio di Stato sulle opere destinate alla difesa militare nelle aree soggette a vincolo paesaggistico, introduce una importante novità: i militari dovranno chiedere, come tutti gli altri, autorizzazioni per realizzare manufatti nelle aree vincolate.

Il Consiglio di Stato chiarisce che «tutte le opere militari, in quanto statali, sono sottoposte alla disciplina propria dettata dalla specifica normativa in materia di beni culturali e ambientali».
Il Consiglio di Stato bilancia così due valori fondamentali contenuti nella
Costituzione: paesaggio e sicurezza nazionale, tenendo conto della disciplina derogatoria per tutte le opere statali rispetto alle normali procedure, ma assoggettando comunque le opere di interesse militare all’obbligo dell’autorizzazione paesaggistica.
Infatti, è scritto nella sentenza, «in difetto di una espressa norma di esonero, deve ritenersi necessaria l’autorizzazione paesistica per tutte le opere destinate alla difesa nazionale ivi inclusi gli alloggi di servizio anche se realizzate su aree ubicate all’interno di basi militari o al diretto servizio di esse».

Una sentenza che comunque ribadisce quella della Corte di Cassazione Penale del 1995 che imponeva di comparare l’interesse militare e la tutela del paesaggio perché la Costituzione (articolo 9) attribuisce al paesaggio un valore primario che non può essere sacrificato a quello di pari dignità (art. 52) della sicurezza del Paese.

Sul tema interviene anche la direzione conservazione natura del ministero dell’ambiente che in una nota inviata a tutti i parchi nazionali ricorda che in base alla legge 394/91 che prevede i nulla osta e la valutazione di compatibilità ambientale per qualsiasi opera da realizzare dentro le aree protette, l’Ente Parco per le opere militari dovrà verificare «se la realizzazione di esse sia stata preceduta e corredata dalla valutazione anzidetta e se, in difetto di tale determinazione autorizzatoria, sussistano, per ciascuno dei manufatti sprovvisti del ripetuto nulla osta, profili di rilevabile contrasto con la vigente pianificazione del parco».

(nella foto il faro militare Palatresi a punta Polveraia, all´isola d´Elba)

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