[19/10/2007] Parchi

L’Indonesia aspetta l’esplosione del vulcano Kelud

LIVORNO. In Indonesia è allarme rosso per la situazione del Monte Kelud (nella foto), un vulcano che sorge nell’est di Giava e dove si stanno registrando centinaia di scosse profonde: oltre 700 da martedì. Il vulcano, che mostrava segni di una prossima eruzione da qualche settimana, è tristemente famoso: era esploso nel 1990 uccidendo decine di persone e nel 1919, con una esplosione ancora più potente, aveva distrutto 100 villaggi e tolto la vita a 5.160.

Il Kelud, alto 1.731, é sotto costante osservazione dei vulcanologi che aspettano da un momento all’altro la sua eruzione esplosiva. Secondo quanto detto al Jakarta Post dal capo dell’equipe d’urgenza che opera sul Monte Kelud, "L’innalzamento dell’intensità delle scosse vulcaniche dimostra che sono arrivate alla superficie. Ci sarà una situazione pericolosa prima dell’eruzione» ed ha stimato che questa sarà peggiore dell’esplosione del 1990.

La situazione sembra sul punto di precipitare da un momento all’altro e i responsabili dei soccorsi dell’Onu in Indonesia hanno già cominciato a mobilitare personale ed equipaggiamento medico d’urgenza nell’est di Giava. L’Ufficio Onu per gli affari umanitari (Ocha) sta seguendo da vicino la situazione dopo che il governo Indonesiano aveva raccomandato giovedì agli abitanti nei dintorni del vulcano di evacuare immediatamente la regione, ma mentre migliaia di persone sono fuggite o sono state evacuate dal vicino distretto di Blitar per raggiungere zone più sicure, numerosi contadini non hanno risposto agli appelli di scienziati ed autorità e restano sulle pendici del pericoloso vulcano a sorvegliare le loro coltivazioni ed i loro animali da allevamento. In previsione della grande eruzione, l’organizzazione mondiale della sanità ha mobilitato 100 medici, presenti in 200 centri e 41 postazioni sanitari.

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