Dal 2019 la produzione europea di elettricità da eolico e solare è cresciuta del 46%
La legislatura europea che finirà questo fine settimana, tuffandosi nell’appuntamento con le urne, ha portato a un marcato incremento nell’uso delle fonti rinnovabili per la produzione di energia elettrica.
Secondo i dati appena aggiornati dal think tank Ember, nel 2023 l’energia eolica e solare hanno generato oltre un quarto dell’energia dell’Ue (27%), in aumento significativo rispetto al 2019, quando si fermavano al 17%: la produzione combinata dalle due fonti rinnovabili è aumentata del 46% in questo periodo, mentre quella fossile è calata di un quinto nello stesso periodo.
Si tratta di un trend ancora in crescita: basti osservare che nell’ultimo anno l’eolico è diventato la seconda fonte per la produzione di elettricità in Ue, superando il gas, come già accaduto per il fotovoltaico.
Al contrario, dal 2019 a oggi la produzione di carbone è diminuita di un quarto, nonostante un temporaneo aumento nel 2021 a causa della crisi energetica, e il gas è diminuito per quattro anni consecutivi, chiudendo il 2024 al livello più basso dal 2015 (il 21% al di sotto dei livelli del 2019.
Nonostante l’accelerazione delle rinnovabili non sia ancora arrivata alla velocità necessaria, nel corso della legislatura l’Ue ha aumentato la capacità installata combinata di eolico e fotovoltaico del 65% dal 2019 al 2023.
Il solare in particolare ha registrato un boom, più che raddoppiando la capacità in quel periodo, equivalente all’installazione di più di 230.000 pannelli solari ogni giorno durante questi quattro anni.
«Politiche climatiche ambiziose, combinate con misure mirate per eliminare il gas russo, si sono consolidate in uno slancio reale e duraturo – commenta Sarah Brown, direttrice del programma europeo di Ember – L'Ue è nel bel mezzo di uno spostamento storico e permanente dalla dipendenza dai combustibili fossili».
Un traguardo che potrebbe però essere messo a rischio se, dalle elezioni in programma nel fine settimana, uscirà una maggioranza più a destra ed ecoscettica di quella attuale.