Roma, la giunta dà via libera alla «strategia di adattamento climatico»
«La dimensione della vulnerabilità della città di Roma è impressionante», diceva Roberto Gualtieri un po’ di tempo dopo essere stato eletto sindaco della Capitale. Circa 400 mila abitanti in aree a rischio allagamenti e frane, 245 mila in zone interessate da fenomeni di alluvioni lampo. «E se consideriamo gli effetti degli aumenti delle temperature, dobbiamo poi considerare che il 9% della popolazione di Roma vive in quartieri a rischio in periodi prolungati di ondate di calore». Da qui l’idea di realizzare un una vera e propria strategia di adattamento climatico per mettere in sicurezza il territorio. Il piano è stato presentato a gennaio e poi sottoposto a una fase di consultazione pubblica che è andata avanti per diversi mesi. Ora il primo traguardo è stato raggiunto: oggi è stata approvata in Giunta capitolina la prima “Strategia di adattamento climatico di Roma Capitale”, che è adesso attesa dal voto dell’Assemblea capitolina.
Il piano, come spiega una nota del Campidoglio, individua le priorità, gli obiettivi e le misure «per preparare la città agli impatti sempre più frequenti e intensi dovuti al cambiamento climatico già in atto, al fine di adattare il territorio agli impatti previsti nei nuovi scenari da qui al 2050, con alcuni interventi da realizzare già entro il 2030»: «La strategia ricostruisce con il contributo delle istituzioni scientifiche e del mondo della ricerca il quadro analitico dei rischi e individua gli interventi più urgenti, con gli obiettivi e le misure, le competenze e i finanziamenti necessari».
La strategia approvata oggi individua infatti quattro priorità principali da affrontare: piogge intense e alluvioni che mettono a rischio quartieri e infrastrutture; la sicurezza degli approvvigionamenti idrici in uno scenario di riduzione delle precipitazioni e con periodi più lunghi di siccità; l’adattamento dei quartieri alle crescenti temperature con conseguenze sulla salute delle persone; gli impatti sul litorale costiero dei processi di erosione e di fenomeni di piogge e trombe d’aria sempre più violenti, in uno scenario di innalzamento del livello del mare.
La proposta, ricorda il Campidoglio, dopo la presentazione di gennaio è stata discussa in varie conferenze e workshop, incontri pubblici tematici con i municipi, riunioni con i diversi stakeholder/soggetti interessati, economici, ambientali e sociali, tutte occasioni che hanno registrato la presentazione di osservazioni da parte di cittadini e delle associazioni. In particolare, il confronto ha permesso di evidenziare la richiesta di continuare il percorso di informazione e di partecipazione anche nelle prossime fasi della strategia e sui progetti individuati, di dare conto di quanto si sta portando avanti e di come questo contribuisca a ridurre gli impatti dei fenomeni climatici estremi nella città.
Nel corso dei mesi la proposta è stata modificata per andare incontro a queste richieste e, con cadenza annuale, saranno previsti appuntamenti per restituire alla città quanto si sta realizzando, con informazioni sugli interventi, le misure in corso, i nuovi obiettivi individuati. Inoltre, sarà predisposto un sistema di monitoraggio scientifico con indicatori dei cambiamenti in città rispetto ai principali fattori climatici (temperature, precipitazioni, eventi estremi) e organizzata una specifica comunicazione accessibile a tutti, che spieghi rischi e sistemi di allerta, progetti di prevenzione e di adattamento.
«Come promesso, ci siamo dotati di uno strumento che individua le priorità a medio e lungo termine - ha spiegato il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri - per affrontare gli impatti dovuti ai cambiamenti climatici che hanno effetti particolarmente intensi proprio sulle metropoli e le realtà come Roma. Lo abbiamo condiviso con tutti, accogliendo suggerimenti di cittadini, associazioni e municipi e rilevando un interesse diffuso, una seria volontà di partecipare e di essere informati su scelte che riguardano così da vicino la sicurezza e la vivibilità urbana. Siamo il primo Comune ad adottare una vera strategia di adattamento, perché noi non intendiamo far finta di niente di fronte a fenomeni di aumento delle temperature, piogge intense e periodi di siccità senza precedenti. Anche perché a pagare il prezzo di una sottovalutazione saranno proprio le persone, per prime quelle più in difficoltà».