[24/04/2013] News

CO2 in atmosfera, sfondata la soglia di pericolosità: a maggio supereremo le 400 parti per milione

Per la prima volta nella storia umana, le concentrazioni di CO2 potrebbero salire al di sopra di 400 parti per milione (ppm) per  periodi di  tempo prolungati in gran parte dell'emisfero settentrionale, già a maggio 2013.

Per capire  le implicazioni  dell'aumento dei livelli di CO2, la Scripps Institution of Oceanography  dell'Università di California di San Diego sta fornendo aggiornamenti quotidiani della "Keeling Curve", che mostra i dati della CO2 atmosferica misurati  a Mauna Loa, nelle Hawaii. Si tratta delle misurazioni più note, avviate da Charles David (Dave) Keeling, un'autorità mondiale per quanto riguarda l'accumulo atmosferico di gas serra, e comprendono la più lunga registrazione continuativa della CO2 al mondo, a partire dalle  316 ppm  nel marzo 1958 ed avvicinandosi gradualmente alle 400 ppm oggi, con un ormai familiare grafico a dente di sega. Negli ultimi 800.000 anni, i livelli di CO2 non avevano mai superato le 300 parti per milione.

Ralph Keeling, figlio di Dave (ormai scomparso)  e geofisico della Scripps, ha detto: «Vorrei che non fosse vero, ma sembra che il mondo stia andando a superare il livello di 400 ppm senza perdere una battuta. Di questo passo avremo raggiunto 450 ppm nel giro di pochi decenni»

Gli scienziati stimano che l'ultima volta che la CO2 è stata a 400 ppm  era probabilmente nel Pliocene, tra i 3,2 e i 5 milioni di anni fa, quando il clima era molto più caldo di oggi.  LA CO2 prima della rivoluzione industriale era a circa 280 ppm, poi gli esseri umani hanno cominciato a scaricare grandi quantità di CO2 nell'atmosfera bruciando combustibili fossili.  Quando nel 1958 Dave Keeling iniziò le misurazioni di CO2 erano già salite a 280-316 ppm. «Il tasso di crescita delle emissioni di CO2  nel secolo scorso è senza precedenti - sottolinea  la Scripps Institution of Oceanography  -  non c'è periodo noto nella storia geologica in cui sono stati trovati tali tassi elevati. Il continuo aumento è una conseguenza diretta della forte dipendenza della società dai combustibili fossili per l'energia».

Ogni anno, la concentrazione di CO2 a Mauna Loa sale e scende "denti di sega", ma con l'anno successivo sempre più alto che quello precedente. Il picco annuo della concentrazione avviene di solito in maggio. «Se ilivelli di CO2 non saranno superiori a 400 ppm nel maggio 2013, quasi certamente lo saranno il prossimo anno», ha detto Keeling.

Tim Lueker, un oceanografo e ricercatore sul ciclo del carbonio dello Scripps CO2 Group, comnnclude con preoccupazione: «La soglia delle 400 ppm  è una pietra miliare che deve farci riflettere e dovrebbe essere un campanello d'allarme per tutti noi per sostenere le tecnologie dell'energia pulita e ridurre le e missioni di gas serra, prima che sia troppo tardi per i nostri figli e nipoti».

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